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SUL reportage pubblicato questa mattina sul sito internet del gruppo Repubblica-Espresso paragona il campo profughi di Palazzo San Gervasio «ad una sorta di Guantanamo in salsa italiana», arriva subito il commento del governatore Vito De Filippo. «La nostra – ha sottolineato De Filippo – è da sempre terra di accoglienza e di grande ospitalità, soprattutto nei riguardi di chi fugge dai paesi africani sconvolti dalla guerra. Siamo stati tra i primi in Italia, nei giorni caldi della rivolta, a manifestare l’intenzione di accogliere i profughi provenienti dalla Libia. Per cui è inaccettabile che un campo di identificazione ed accoglienza (Cie) realizzato e gestito dal Ministero degli Interni, all’insaputa e senza alcun avallo da parte della massima Istituzione democratica lucana, getti – se fossero vere le cose denunciate – un’ombra infamante su un intero territorio e sulla sua popolazione». De Filippo, che ha già avuto modo a suo tempo di visitare il campo di Palazzo San Gervasio, ha chiesto agli organi competenti di fare la massima chiarezza su quanto riportato dal reportage giornalistico, convocando, se necessario, una riunione urgente con la partecipazione delle Istituzioni democratiche interessate.

Nino Grasso
Portavoce Presidente Regione

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