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di PIETRO MANCINI
Celentano invecchia, ma continua a fare quel che ha fatto sempre: come dicono a Napoli, “chiagne e fotte”. Dunque, le bizze di Adriano non sorprendono nessuno. Piuttosto, non ci si può non chiedere, e non girare la domanda al premier, Mario Monti, impegnato in un’opera di risanamento dei conti pubblici, di riduzione dei costi della politica e di pesanti sacrifici, richiesti ai cittadini: è proprio opportuno che la Rai sganci 300mila “sghei” del nuovo conio, come direbbe Paolino Bonolis, per pagare una comparsata di 40 minuti, che arriverebbero a 700mila, qualora Adriano concedesse il bis nella kermesse canora di Sanremo? Dopo i mega-assegni, firmati agli ex calciatori della Nazionale, Gianni Rivera e Christian Vieri, patetici e goffi comprimari a “Ballando con le stelle” (si è parlato, addirittura, di 800mila euro per l’ex bomber del Milan e dell’Inter, ormai sovrappeso e litigioso), i capataz di viale Mazzini non possono proprio fare a meno di sganciare una somma così elevata ad Adriano, certo, coraggioso martire della libertà, ma non scemo? Senza, peraltro, poter incassar nulla, in quanto la moglie e manager del cantante, la “tostissima” Claudia Mori, ha imposto alla Rai che il lungo monologo, 40 minuti, pause escluse, non venga interrotto dagli spot pubblicitari. Un’altra megagratificata da “mamma Rai”? La sorella di Rocco Buttiglione, presidente dell’Udc, donna Angela: la giornalista ha portato a casa, lasciando l’azienda, solo un anno prima della meritata pensione, 935mila euro di buonuscita, che sarebbe il caso di definire “ottimuscita”. A tale gruzzolone, il munifico Mauro Masi – quello spedito affan….”bicchiere” da Michele “Sant’oro”, in diretta, sulla seconda rete della TV pubblica – ha deciso di aggiungere altri 420mila euro, in base a un bizzarro “patto di non concorrenza”. Com’è noto, infatti, alla porta di casa della Buttiglione, c’era la fila di big delle emittenti, nazionali ed estere, pronti a svenarsi per ingaggiare donna Angela, nei secoli fedele, prima che alla Rai, alla eterna “Balena bianca” scudocrociata… Per altri dirigenti, meno fortunati e con sponsor meno influenti della Buttiglione, solo un gelido saluto, dai vertici di viale Mazzini. L’azienda, inoltre, aggirando una disposizione aziendale, ha firmato generosi contrattoni di collaborazione a due ex dirigenti, richiamati dalla pensione: Giovanni Minoli, ex craxiano, poi Pd ma soprattutto genero dell’ancora influente ex direttore generale, il fanfaniano Ettore Bernabei, e Lorenzo Vecchione (Udc). Questa, nell’anno di grazia 2012, con gli austeri tecnici al governo, è, ancora, la Rai. Non resta che congratularsi con i “furboni”, e straricchi, Celentano, Rivera, Vieri e Buttiglione che, oltre ad assicurarsi una serena vecchiaia, hanno vinto il concorso del “Superenalotto”, sulla ruota di viale Mazzini 14… Speriamo, almeno, che la attempata signora Buttiglione abbia provveduto a ringraziare, adeguatamente, il dottor Masi, “stangato” dalla Corte dei Conti, ma con una multa, non pesante, di 100mila euro, mentre il procuratore generale aveva chiesto che l’ex dirigente scucisse 680mila euro per la sua “magnanimità”.

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