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di SILVIO GRECO
Già il 20 novembre 2010, sul Quotidiano della Calabria ho descritto, in modo analitico e minuzioso, la situazione relativa allo smaltimento dei rifiuti al momento in cui, gli elettori, hanno, con il loro voto, scelto di cambiare pagina e voluto che fosse la coalizione di centrodestra a governare la Regione. Nella passata amministrazione il centrosinistra, almeno nel breve periodo in cui io ho fatto parte della giunta, nonostante non rientrasse nelle sue competenze ha lavorato unitamente al commissario per l’emergenza, dottor Sottile, per tentare di fare il possibile perché la Calabria non vivesse l’emergenza rifiuti (come purtroppo attualmente sembra): riunioni quindicinali congiunte tra il presidente Loiero, il commissario Sottile, i presidenti delle Provincie ed il sottoscritto, l’elaborazione da parte dell’assessorato ambiente di un piano (già finanziato) per il rafforzamento della raccolta differenziata e l’istituzione delle isole ecologiche, unitamente all’elaborazione da parte del commissario Sottile di un piano per la realizzazione di ben 10 discariche sul territorio regionale entro il dicembre del 2010 Nel mio intervento citato ho fatto il punto della situazione, come del resto altre volte, nell’intento di impedire che il nuovo esecutivo (se non altro per una sorta di forma di pudore) fosse tentato di sovvertire la realtà dei fatti continuando, ben oltre il tempo della campagna elettorale, ad addossare al centrosinistra quello che poteva facilmente pronosticarsi come il fallimento della loro azione. Infatti dopo ben un anno di governo il non avere dato continuità alle azioni già predisposte ha decretato l’attuale disastro propagandato come frutto di errori passati. Eppure, inascoltato, avevo già consigliato all’attuale Governatore di proseguire sulla strada tracciata quale sua unica via di salvezza non potendo, nell’amministrare, continuare a contare solo sulla pubblicità e spettacolarizzazione di eventi artefatti ed effimeri. Ma i miei consigli, al pari delle mie richiese di chiarimento e di replica, sono stati ignorati. Peccato! Al commissario, nominato, come evidente, su richiesta del governatore (che inizialmente ha assunto su di se la carica per poter revocare l’incarico al dottor Sottile non essendo configurabile e/o giustificabile la sostituzione di quest’ultimo direttamente con un terzo) ricordo, che al contrario da quanto afferma, la situazione, per come cristallizzata nei documenti, e da me descritta, vedeva “L’ufficio del commissario – pur con i limiti e le perplessità derivanti dall’utilizzo di un tale istituto per periodi lunghissimi (il commissariamento è del 21 ottobre 1997 ed è tutt’ora in corso) sottraendo alle Regioni competenze ordinarie e di fatto snaturando il senso ed il significato stesso del termine “emergenza” – sino al luglio 2010 (data della sopraggiunta Ordinanza della presidenza del Consiglio dei ministri che sostituisce il prefetto Sottile con il presidente Scopelliti), era in piena attività, proseguendo le attività intraprese in parallelo con l’azione dell’assessorato da me diretto. L’ufficio del commissario aveva apprestato piani specifici per porre fine alla situazione emergenziale che se realizzati nei tempi previsti ed unitamente al piano di raccolta differenziata e alle Isole ecologiche già predisposte dall’assessorato avrebbero condotto alla gestione dei rifiuti nei canoni dell’ordinarietà. Molte le criticità del territorio prima tra tutte la esiguità delle discarica di servizio – tanto che esaurita la possibilità di capienza della discarica di Gioia Tauro, si era stati costretti a veicolare per un intero anno tutta la Fos (Frazione Organica Stabilizzata) e gli scarti del sistema Tec, a Rossano – il che aveva portato a ritenere di estrema necessità l’individuazione di siti per l’apprestamento di discariche pubbliche. Ed a tal fine erano state individuate nell’Opcm 3731 alcuni siti dove però, allo stato, non sembra più, per situazioni ambientali e politiche, fattibile l’opera. Tutto ciò avete interrotto, dopo promesse fantasmagoriche, incuranti degli interessi dei calabresi. Ed ora, terminata la pubblicità, di fronte ad una azione che non ha saputo né proseguire nelle azioni tracciate, né innovare, non resta che l’amaro spettacolo di un commissario straordinario che inveisce contro gli amministratori locali addebitando loro inadempienze senza avvedersi che proprio queste semmai sono il presupposto logico ed al tempo stesso conseguenza diretta della sua stessa esistenza!

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