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LAMEZIA TERME – Smetisce tutto, l’ingegnere romano Daniele Pompili, denunciato da un tassista lametino in quanto quest’ultimo ritiene di aver portato per due giorni in giro per la Calabria l’ingegnere senza che quest’ultimo avesse pagato i 300 euro del servizio (LEGGI). «Nel mese di febbraio non ero a Lamezia ma a Bruxelles per motivi professionali» precisa l’ingegnere romano, noto anche per essere il compagno della vincitrice del Grande Fratello, Floriana Secondi, e il figlio di un parlamentare europeo.

Commenta Pompili: «Ogni cittadino ha il diritto di esporre presso le autorità competenti le proprie rimostranze, ma ha anche il dovere di fornire delle prove attendibili e documentate da fatture e prenotazioni, perchè, in questo caso specifico, se non vi sono queste è la parola di una persona contro la parola di un’altra». Per Pompili dunque «in questo caso si tratta di un tassista che cerca pubblicità, questo è il movente visto che ha parlato di una somma irrisoria pari a 300 euro. Ormai va di moda diffamare persone note per farsi pubblicità». Secondo l’ingegnere romano «la mia immagine pubblica ha messo certamente in condizioni il tassista lametino di poter agire traendo a se una pubblicità facendo figurare la sua professione e utilizzando le sue credenziali comunicando che porta i cosiddetti vip in giro. Io generalmente mi sposto con mie vetture e difficilmente utilizzo servizi esterni avendo già a mio servizio un pool di sicurezza che si sposta assieme a me, in altri casi mi sposto con mie vetture personali. Vengono anche nominati familiari e persone a me care, tra cui Floriana Secondi del Grande Fratello anch’ella e estranea a questi fatti». 

Quindi ribadisce: «Nel mese di febbraio ero occupato all’estero ed ho le prove di tutto ciò. Il tassista di Lamezia dovrà provare altresì che mi ha portato in giro, visto che nei casi in cui si utilizza un servizio vengono prenotati con fax, mail o sms in cui compare una prenotazione e/o una fattura, seppure non saldata, che certamente costui non avrà perchè non è stato utilizzato nessun servizio».

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