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Il Difensore Civico della Basilicata, Antonia Fiordelisi, è stata eletta nel consiglio direttivo dell’Istituto Europeo dell’Ombudsman (Eoi, Europaischen Ombudsmann-Institut), che raggruppa i Difensori civici europei e gli esperti del settore: si tratta della prima
elezione di un componente proveniente dall’Italia Meridionale.

L’Istituto, con sede in Austria, a Innsbruck, è stato fondato nel 1988: il consiglio direttivo è composto da venti membri, di cui quattro italiani (tre difensori civici e un esperto).

«Si tratta di un importante riconoscimento per l’Istituto della difesa civica che, specie nel Mezzogiorno d’Italia, è molto utilizzato dai cittadini contro le inefficienze e inadempienze della pubblica amministrazione», ha spiegato Fiordelisi, evidenziando che «l’Italia è uno dei pochi Paese che non ha ancora un Difensore civico nazionale: è una grave pecca – ha aggiunto, e siamo molto indietro rispetto alle legislazioni del Nord Europa».

L’Eoi ha come obiettivi la trattazione scientifica di questioni che riguardano i diritti umani, la difesa del cittadino, la promozione della figura dell’Ombudsman a livello nazionale e internazionale, e la realizzazione di eventi di carattere scientifico e la pubblicazione di testi e bollettini, per favorire la discussione sul miglioramento della tutela dei diritti umani e sulla garanzia della loro attuazione.

Il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, in una nota, ha espresso «il proprio plauso per l’incarico attribuito oggi al difensore civico della Basilicata, Antonia Fiordelisi».

«Sono certo che il confronto in questa prestigiosa istituzione europea – ha proseguito Lacorazza – sarà molto utile per la crescita della difesa civica in Basilicata, un settore nel quale Antonia Fiordelisi, alla quale porgo le congratulazioni anche a nome del Consiglio regionale, sta operando con impegno e competenza. L’ufficio del difensore civico è un importante presidio a garanzia dei diritti dei cittadini e credo che nel nuovo Statuto della Regione sarà adeguatamente valorizzato il suo ruolo». (ANSA).

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