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MATERA – Due ore di intervento, rovente, intenso, esaustivo. Raffaello De Ruggieri racconta nel dettaglio e senza lasciarsi sfuggire nulla delle linee programmatiche della sua amministrazione.

Al suo fianco ha l’intera giunta con il vicesindaco Giovanni Schiuma e gli altri otto assessori poco più lontani. Lungo il preambolo in cui vengono illustrate le priorità di una città che «Deve puntare innanzitutto ad essere attrattiva ed attraente, ad attirare investimenti sul proprio territorio, a creare le basi per lo sviluppo culturale, sapendo che c’è molta strada da fare ma che per esempio la scuola del restauro che domani (oggi per chi legge, ndr) diventerà realtà, costituisce solamente il punto di partenza di una serie di altre iniziative che possono portare ad un centro di ricerca e innovazione sulla conservazione culturale, l’hi tech di alta specializzazione che può avere sede a Matera ed essere al servizio non solo delle Soprintendenze italiani ma di tutto quanto il bacino del Mediterraneo».

Un discorso che ha delineato le linee di sviluppo della città che dovrà dare priorità «Al piano strategico su cui puntare per costruire il proprio futuro per dotarsi di servizi necessari e aumentare la spesa pubblica al servizio della sviluppo».

In primo piano il recupero delle risorse attraverso le occasioni che l’Europa mette a disposizione, attraverso «Quell’essenziale progettualità che fino ad oggi è mancata, attraverso un componente dello staff come l’ingegner Nicoletti che ho voluto non per difendere posizioni politiche a cui non aspiro ma per lavorare come un cowboy con il lazo che va alla ricerca di nuove risorse».

Non sono mancati anche i richiami forti al Governo nazionale sul personele: «Chiederemo norme in deroga per le assunzioni così come è stato fatto per Milano in modo da sottrarci ai vincoli derivanti dal blocco delle assunzioni, anche noi rappresenteremo l’Italia a livello internazionale ed europeo e meritiamo lo stesso trattamento».

Ma anche sui Sassi: «Sono la nostra vera scommessa per il futuro ma richiedono un intervento straordinario del Governo nazionale che li tuteli e li migliori così come è stato fatto per Pompei, i Sassi hanno la stessa dignità anche se non potranno essere solo alberghi e bed and break fast nel futuro. Bisognerà lavorare anche su questo».

Così come De Ruggieri ha chiarito che la città non potrà vivere solo di turismo che pure oggi è il 25 per cento ed oltre del Pil ma dovrà concentrarsi anche sui settori di sviluppo tradizionali, che diventeranno davvero attrattivi. Indicazioni non sono mancate su altri aspetti, ha ricordato che ci sono 11,5 milioni nel prossimo bilancio alla voce rifiuti: sono troppi, dovremo anche per questo lavorare per i rifiuti zero».

Così come un intervento lo meriterà «La pubblica illuminazione, le spese di energie sono di quasi due milioni ed anche su questo si può fare di più». Ha ribadito l’intenzione di muoversi per il consumo di suolo zero «Questa città non può permettersi di allungarsi ulteriormente ed in questi anni è vissuta solo sulla rendita fondiaria dimenticando altre possibili soluzioni per i propri capitali».
Ha parlato della necessità della metropolitana leggera «Non dobbiamo far niente, solo attrezzare un terminal bus a Matera Nord e lasciare i pullman e collegare il centro della città con una metropolitana che già cè’è creando magari qualche fermata in più. Per la mobilità interna servirà la Tangenziale per limitare di molto il traffico su via Lucana».

Ampio il ventaglio di argomenti che non hanno dimenticato, anzi posto in primo piano la questione uffici comunali, annunciando la necessità sia di un ufficio Sassi e sia di un ufficio unico per gli appalti.

De Ruggieri ha chiarito di essere reduce dalla riunione del cda della Fondazione Matera 2019, ha ricordato la necessità di presentare un rapporto il 28 agosto a Bruxelles ed avere un confronto con i commissari europei il 16 di settembre ma ha anche ribadito: «Non voglio entrare nella questione del dossier, ribadendo cosa poteva essere, il dossier è lì ed è quello. Ma noi non possiamo limitarci all’eventificio, sarebbe come limitarsi ai fuochi pirotecnici di una festa, una volta terminata non rimane nulla. Dobbiamo invece utilizzare il patrimonio a disposizione per diventare produttori di cultura, le occasioni non mancano, l’immagine di Matera crea numerose opportunità che dovremo essere in grado di sfruttare».

Intenso, partecipato, senza sbavature, a braccio quasi almeno in una prima parte e comunque senza esitazioni il discorso del sindaco, ampliato rispetto ad una prima stesura diffusa il 18 di luglio, che alla fine ottiene un lungo applauso della maggioranza ed anche dell’opposizione.

La seduta si interrompe per valutare, così come aveva chiesto Adduce in avvio di giornata, di evitare un’attesa di venti giorni e svolgere immediatamente il dibattito, contingentato però dai tempi ridotti da una parte e dall’altra. Si decide di andare avanti, senza esitazioni ma con argomenti che vengono inevitabilmente fagocitati dalle parole di De Ruggieri che in due ore ininterrotte e quasi senza prendere fiato riesce a zittire e limitare qualsiasi obiezione. Il tempo dirà se alle parole seguiranno anche esempi concreti.

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