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MATERA – Occhi gonfi di lacrime, silenzio assordante e la voce di Monsignor Ligorio che rimbomba nelle teste e nei cuori dei giovani compagni di scuola, in quelle dei professori e dei familiari di Davide Belgrano e Giuseppe Lasaponara.
Così nella mattinata di ieri, sono state accolte le salme dei due studenti che hanno perso tragicamente la vita nell’incidente in mongolfiera. Una messa voluta dalle famiglie, celebrata da Monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, amministratore apostolico di Matera-Irsina.
Non c’è conforto in chi, come tutti loro, hanno perso due amici, due figli, fratelli, nipoti e cugini, due studenti, ma soprattutto due giovani pieni di vita e dal sorriso facile e contagioso. I ricordi si susseguono, negli occhi oltre che tante lacrime, mille ricordi e tanti pensieri. La scuola, il futuro, il loro sogno di volare, che ha condannato entrambi così giovani e pieni di vitalità. Quanti «non è giusto» si sono detti in questi giorni, quanto rammarico e quanta tristezza ci sarà ancora da sopportare. Davide e Giuseppe volevano diventare piloti, volare alto, altissimo e non era solamente una passione, ma una possibilità che si andava concretizzando tra i banchi di scuola, in quella 5A del corso aeronautica dell’Itc “Olivetti”. Un sogno svanito, ma dai forti connotati, come si evince dai due striscioni preparati per entrambi i compagni di classe, “Ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare. Ciao Giuseppe. Ciao Davide”.
Forti di magliette con le foto dei loro due compagni di classe, i ragazzi della 5A trasporti e logistica dell’Itc “Olivetti” hanno condotto a spalla i propri compagni, segno di forza e voglia di reagire. Aspetti non facili per ogni essere umano, ma anche simboli del grande attaccamento che c’era tra questi ragazzi e i loro compagni. Un rapporto che andava anche oltre, e coinvolgeva anche tutti gli altri ragazzi della scuola, pronti a prendere maglie bianche e pennarelli, per dedicare diverse e simboliche frasi ai due amici tragicamente scomparsi.
Sentiti e commossi i ricordi nel corso della messa celebrata da Monsignor Ligorio. Tra gli interventi più emotivi quelli di un amico e un’amica dei due ragazzi scomparsi, che non hanno raccolto in preghiera tutti i presenti. Il giovane, amico di Davide e frequentatore della stessa parrocchia della Santa Famiglia ha detto: «Il cielo oggi piange di felicità, perchè si è arricchito di due nuove stelle». Anche il professor Luigi Fiore, vicino ai ragazzi anche dopo il tragico evento, ha voluto portare il suo commosso ricordo. Messaggi di speranza e vivo ricordo, come quelli di chi ha vissuto sino a giovedì mattina fianco a finaco con Davide e Giuseppe. Anche don Cosimo Roberti, vicino a Davide nei suoi anni di formazione e frequente presenza in parrocchia e nei momenti in cui era seduto al “suo” organo, ha ricordato ogni sfacettatura delle qualità umane e cristiane del giovane Davide, sempre presente agli appunamenti parrocchiali.
Momento sentito anche quello che ha riguardato l’intervento del dirigente scolastico dell’Itc “Loperfido-Olivetti”, il professor Eustachio Andrulli che nonostante il suo carattere schivo ha ricordato la gioia, ma anche la compostezza e la serietà dei due alunni. Un momento che ha sottolineato: «Cambierà per sempre la mia vita». Ma che ha ripreso per farsi forza nella fede, chiedendo di fare lo stesso ai suoi alunni. «Si dice che la felicità assoluta non si può conseguire in questa realtà ma nell’immaginario, nei sogni. Aggiungo che si deve conseguire nella fede e con la fede».
Tante anche le Istituzioni presenti: il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri e il presidente della Provincia di Matera, Francesco De Giacomo, ma anche il Prefetto di Matera, Antonella Bellomo, la deputata Maria Antezza e il vice Ministro Filippo Bubbico. Sul posto anche i massimi esponenti della locale caserma dei Carabinieri, il Capitano Matteo Corciulo e il Comandante Roberto Fabiani.

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