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DOPO MILANO, Matera. Il next del quotidiano Repubblica per l’innovazione fa il giro per le capitali della cultura alla ricerca di quelle che sono le innovazioni e le nuove idee. Il punto di partenza scelto in occasione del prossimo 11 di aprile è la città di Matera.

Un punto di partenza suggestivo per una città che proprio sul legame tra tradizione e innovazione tra cultura e modernità, tra antico e nuovo fa uno dei suoi punti di forza anzi probabilmente uno degli elementi che la rendono maggiormente unica ed ineguagliabile in senso molto più ampio.

Next sarà a Matera, come ricorda sul suo blog Riccardo Luna «a dieci anni da Passion, il filmone di Mel Gibson, e a cinquanta da Il Vangelo secondo Matteo, capolavoro di Pasolini.

Entrambi scelsero proprio i Sassi di Matera quale scenario ideale per raccontare la storia forse più potente che c’è. Dire che siamo emozionati, mentre componiamo la scaletta della serata, è poco. Qui c’è una passione e una voglia di riprendersi il futuro che è raro riscontrare altrove».

E proprio questa è dunque l’occasione giusta per mostrare quella che è la voglia di riuscire a lavorare in termini di idee e di innovazione in una realtà che sotto più profilo ha deciso e sta provando ad utilizzare anche questo tipo di strada.

E le capitali della cultura, il lavoro non solo per chi vincerà ma anche in una prospettiva più ampia va proprio in questa direzione tanto che non c’è una sostanziale rivalità ma, come ha spiegato Verri: «c’è addirittura un logo unico e lavoriamo tutti assieme per il rilancio dell’Italia come capitale culturale perché così fa un paese sano» ha spiegato lo stesso Verri riportandolo a Luna e sui social.

 La capitale della cultura è infatti, in prospettiva «una occasione di sviluppo per zone dove ancora dobbiamo crescere e dove possiamo farlo, perché c’è una storia da raccontare».

«La candidatura di Matera considera la cultura un elemento con cui guardare tutti gli aspetti della nostra vita. Non è un contenitore a parte, ma un modo di vivere da cittadino, per questo abbiamo scelto il titolo di Abitante Culturale».

In tutto questo e nell’anticipare l’arrivo a Matera il prossimo 11 aprile Luna ricorda anche sul blog di aver conosciuto Verri quando si occupava delle celebrazioni per i 150 anni dell’unità d’Italia e che in quell’occasione “fui chiamato in extremis per una mostra sull’Italia e sul futuro”.

Una mostra alle  Officine Grandi Riparazioni che si chiamava “Stazione Futuro” e che puntava sull’innovazione e su come avrebbe potuto essere il  futuro nel 2020, se avessimo puntato tutto sugli innovatori. «Per l’allestimento chiesi l’aiuto di un giovane grande designer inglese di stanza in Italia: Joseph Grima». Quello stesso Grima che oggi è direttore artistico di Matera 2019. Una garanzia di innovazione.

 

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