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CROTONE – Aperto ieri mattina il cantiere in piazza Gramsci, mentre nella Casa della cultura l’assessore ai Lavori pubblici, Vincenzo Mano, e il dirigente del settore urbanistico, Elisabetta Dominijanni, illustravano i lavori, che saranno realizzati con fondi Pisu, per un importo di 163.000 euro, in 180 giorni. I lavori hanno già destato perplessità e malumore, dal momento che si prevede la pavimentazione quasi totale delle aiuole che ospitano le palme. Il progetto, a suo tempo redatto dallo studio dell’architetto Pica Ciamarra, aveva vinto un concorso internazionale bandito per il lungomare ed era stato, perciò, anche se in parte, realizzato nel 2004. Mano ha spiegato che le aiuole disposte a raggiera nella piazza verranno in parte ricoperte con una pavimentazione per creare due passaggi pedonali, ma che le palme non verranno tagliate. I camion ieri erano al lavoro per svuotare le aiuole dal terreno, fino alla profondità adatta per realizzare un massetto cementizio e quindi il pavimento. Invece, la fontana ornamentale, sempre progettata dallo studio Pica Ciamarra, è stata trasformata definitivamente in un’aiuola, soluzione che da temporanea è diventata definitiva. «La piazza era un po’ buia – ha spiegato Mano – quindi è stato prevista il posizionamento di nuovi pali. Interverremo anche e specialmente sull’illuminazione, potenziandola, e sulla riqualificazione di tutte le strade limitrofe, da via Osservanza, via Interna Marina, e parte di via Reggio. Questo per dare lo stesso codice visivo a chi affaccia verso il mare». 

«Questo – ha continuato l’assessore – è solo il primo lotto di un progetto che riguarderà l’intero lungomare, soprattutto viale Gramsci». «Le aiuole – ha aggiunto – che partono dalla fontana e che arrivano alla passerella, a ridosso del lido Kursaal, saranno pavimentate, perché di difficile gestione». «Il progetto di Pica Ciamarra – ha osservato Dominijanni – mi è sempre piaciuto, ma è decontestualizzato. Tutto il lungomare ha un bel disegno, specialmente visto dall’alto, ma poi, nei fatti, non è fruibile. Con questo intervento vogliamo creare uno spazio di aggregazione sulla piazza,con dei percorsi pedonali per l’attraversamento. Sarà potenziata l’illuminazione e anche alcuni globi saranno sostituiti, con altri corpi illuminanti. Ma non tutti i globi, perché non si può rifare quello che è stato già fatto». La Dominijanni ha affermato che al posto della fontana ci sarà un’aiuola, perché il vento trascinava all’interno delle vasche, rifiuti che ostacolavano il deflusso dell’acqua, e provocavano la rottura del sistema. Ma oltre quella di piazza Gramsci, nessuna delle fontane ornamentali della città funziona. La “Barca” sulla Lega, la fontana di via XXV aprile e quella di piazza Gandhi sono spente da molti mesi. Mano ha assicurato: «Vi assicuro che la gestione di queste fontane non è facile. Ma è vero che sono spente. Cercheremo di rimetterle in funzione». 

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