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Si sono riuniti ieri mattina in Regione, proprio il luogo principe da cui, secondo il gruppo del Pdl, si perpetua la logica della parentopoli nei concorsi così come nelle assunzioni a chiamata. Mariano Pici, Gianni Rosa, Nicola Pagliuca, Mario Venezia ed Emilio Sarra hanno scandagliato tutti i settori in cui si sospetta che gli assunti siano in realtà dei privilegiati: dai tecnici forestali, ai dipendenti del settore Agricoltura, fino ad arrivare ai precari assunti con contratti a termine e gli interinali.Il gruppo promette che starà col fiato sul collo della Regione affinché le commissioni dei concorsi selezionino i candidati in base al merito e non ad altri criteri. «All’esecutivo regionale – ha detto Gianni Rosa – ho chiesto le modalità ed i criteri utilizzati per la selezione dei collaboratori non dipendenti e dei consulenti e quali sono le varie motivazioni che sono alla base della scelta di avvalersi di collaboratori esterni tra cui i lavoratori con contratto interinale. Inutile specificare che non ho ottenuto risposta, anche perchè si parla di circa 180 co.co.co cui aggiungere interinali, consulenze varie e, quindi, il numero cresce esponenzialmente da risultare difficoltoso conteggiare. Nasce il dubbio che neanche i governanti conoscano il numero esatto degli occupati negli uffici “presidenziali”».

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