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GIOIA TAURO (REGGIO CALABRIA) – Rivoluzione societaria in Med Center Container Terminal, come avevamo ipotizzato qualche giorno fa sul Quotidiano. Cambia una faccia ma ne restano alcune. Le azioni che deteneva la Maersk, il colosso danese del gruppo Ap Moller, passano di mano verso Contship Italia e ad una società riconducibile alla Msc di Gialuigi Aponte.

Un’operazione della quale ancora non si conoscono dettagli e soprattutto i  numeri che potrebbero essere consistenti.

L’annuncio ufficiale dovrebbe essere reso noto tra oggi e domani da Contship Italia e Msc. Da un lato Cecilia Battistello e suo marito Thomas Eckelmann, la prima presidente di Contship, il secondo patron di Eurokay azionista di maggioranza di di Contship e dall’altro Gianluigi Aponte patron di Mediterranean Shipping Company, hanno di fatto chiuso un importantissimo accordo sul porto di Gioia Tauro. I due colossi hanno riempito di contenuti e non solo la Csm Italia gate, una società gestita al 50% da un lato da Contship Italia e dall’altro da una società estera riconducibile e Msc. I due gruppi hanno in pratica comprato il 33,33% delle quote societarie che deteneva la Maersk e insieme alle stesse percentuali societarie  che già possedevamo hanno dato corpo ad una società già esistente nella quale sono state fatte confluire le quote societarie da entrambe detenute.

MedCenter è quindi adesso controllata totalmente dalla Csm Italia Gate. Il porto di Gioia Tauro, dunque adesso è di proprietà fifty fifty di Contship Italia e di Msc attraverso una sua controllata che non la Til, società che deteneva in precedenza il 33% delle quote di Mct. La nuova scatola di gestione del porto è quindi bella e pronta. Un accordo che dovrà certamente essere spiegato nei dettagli, almeno così ci si augura in Calabria, per quanto riguarda, non solo la conoscenza diretta delle società coinvolte, ma soprattutto per i programmi  e gli investimenti che i nuovi padroni del porto hanno stilato per il futuro.

Il porto fino ad adesso era schiacciato non solo dalla crisi ma soprattutto dalla mancanza di certezza negli equilibri societari. In Calabria e non solo, saranno in tanti che cercheranno di capire al meglio la sostanza di quest’accordo. Ovvio che adesso ci si augura che finalmente Msc lasci ogni remora e decida di investire e soprattutto di portare i volumi necessari per far risalire nelle classifiche lo scalo calabrese scongiurando così i possibili esuberi già individuati da tempo. Da Msc è ovvio che ci si aspetta molto. Ci si aspetta soprattutto chiarezza. Lo pretendono i lavoratori e speriamo lo pretendano soprattutto le istituzioni.

C’è attesa dunque per capire cosa diranno la Battistello ed Aponte. C’è attesa di capire come funzionerà questo nuovo accordo che appare, se confermato, un po’ strano se non altro perché la divisione al 50% del controllo della Csm Italia non fa emergere un azionista di maggioranza. C’è da capire chi di fatto comanderà nella nuova società. Chi si assumerà la responsabilità del governo e delle scelte. Soprattutto c’è attesa per capire cosa farà e quali programmi si è data per il prossimo futuro. «Attendiamo di capire – ha commentato la notizia il segretario regionale della Filt Cgil Nino Costantino – quali sono i programmi e gli investimenti. Adesso, se le indiscrezioni già emerse verranno confermate, i volumi in più al porto di Gioia Tauro dovranno arrivare davvero e non solo sulla carta». Prudente Costantino che non si sbilancia ancora più di tanto. Attende come tanti. Attende di potersi sedere insieme agli altri sindacati per parlare di investimenti e di programmi per ridisegnare, nel 20° anno dalla sua apertura, il rilancio di un porto troppo spesso oggetto di citazioni e meno di realizzazioni concrete.

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