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COSENZA – “Dobbiamo avere il coraggio di fermarci e dire che per andare avanti bisogna tornare indietro. La società di domani ha bisogno di credere che la vita non è ricchezze e confort, la vita è un’avventura. Più le cose sono disperate più i giovani sono portatori di speranze”. Con queste parole Don Antonio Mazzi, Fondazione Exodus, ha entusiasmato stamani la platea dell’Aula Magna dell’Università della Calabria, ieri mattina ospite d’eccezione assieme al Presidente del CONI Giovanni Malagò, della manifestazione denominata “Tremenda voglia di vivere attraverso lo sport”.

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Le riflessioni ed i moniti lanciati soprattutto ai giovani sportivi calabresi e non sono state molteplici ed importanti. Il Presidente del CONI ha esortato i ragazzi a coniugare sport e studio perché: “E’ sbagliato l’esempio del calcio in cui gli atleti non studiano. E’ importante, soprattutto negli sport minori, costruirsi anche un futuro professionale oltre lo sport, che solo la formazione e lo studio possono dare”. La manifestazione rientrava nell’ambito del programma più ampio “Il cammino del fuoco olimpico” del Museo dello Sport, culminato con l’inaugurazione nel pomeriggio presso la sede del CONI Cosenza della mostra delle Fiaccole Olimpiche. Assieme al massimo rappresentante dello sport italiano ed a don Antonio Mazzi è giunto a Cosenza anche un altro simbolo dell’universo sportivo nazionale, l’indimenticato Nicola Pietrangeli. Nutrita anche la rappresentanza istituzionale che ha partecipato all’evento. Presenti, infatti, in prima fila, il Prefetto Gianfranco Tomao, il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, l’Arcivescovo di Cosenza mons. Salvatore Nunnari ed il colonnello provinciale dei Carabinieri Giuseppe Barcanti. A fare gli onori di casa è stato il Rettore dell’Unical Gino Crisci. L’elenco dei giovani atleti premiati ieri all’Unical dal presidente Malagò comprendeva Sara Costantino, campionessa italiana di tiro a segno; Anna Barbaro, atleta paralimpica; Vincenzo Lizzi, medaglia di bronzo nel pugilato alle Olimpiadi di Londra 2012; Laura Bilotta, campionessa italiana ed Europea di Tuffi; Fabricio Urio, Campiona nazionale di calcio a 5. Per tutti il presidente Malagò ha avuto parole di incoraggiamento: “Se oggi siamo qui è perché vogliamo valorizzare gli atleti di questa splendida regione. Lo sport è importantissimo – ha concluso Malagò. Vogliamo aiutare lo sport in Calabria e per questo tutto il CONI è venuto a Cosenza.”. Una rappresentanza del Cosenza Calcio, poi, assieme ai ragazzi del settore giovanile ed al presidente Guarascio, ha voluto omaggiare il presidente del CONI con una maglia personalizzata della squadra nell’anno del centenario.

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