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CROTONE – Una operazione, quella che ha portato a 19 fermi per indiziato di delitto nel Crotonese (LEGGI LA NOTIZIA)che per la direzione distrettuale antimafia di Catanzaro costituisce una vera e propria pietra miliare nella lotta alla criminalità organizzata nel Crotonese. Ne è convinto il procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo il quale ha rimarcato come «le indagini che stamane hanno portato ai 19 fermi ci hanno permesso di ricostruire l’evoluzione e la storia della cosca». Il magistrato ha chiarito, inoltre, come «la cosca dei Comberiati fu sostituita da Vincenzo Manfreda e noi siamo riusciti a ricostruire sia l’evoluzione avvenuta e sia i nuovi assetti. Dalle indagini, inoltre, siamo riusciti anche ad accertare che Manfreda aveva il controllo assoluto del mercato dell’uva e delle castagne, che produceva un consistente reddito».

Un potere enorme nella mani del boss ucciso nel 2012 (LEGGI LA NOTIZIA), dimostrato anche dalla deferenza dimostrata nei suoi confronti nel territorio (LA STATUA DEL SANTO A CASA DEL BOSS). «Quella portata a termine – ha concluso Lombardo – è stata un’indagine molto complessa che ci ha consentito di ricostruire in pieno tutta l’attività della cosca di Petilia Policastro».
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