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TRAMUTOLA – “La scuola non verrà smantellata e fino al 2019 avrà la copertura finanziaria per il fitto dove è attualmente allocata”. Per smontare ogni polemica sul mancato avvio dei lavori della nuova sede dell’Istituto Professionale di Tramutola, il presidente della provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, ha aperto nel corso del convegno Alternanza Scuola – Lavoro svoltosi nel centro valdagrino, immediatamente sulla lunga e triste vicenda della sede. Da “faro” per smorzare i toni sulla paventata chiusura o delocalizzazione della scuola e, soprattutto, fare chiarezza, una volta per tutte, su una vicenda che negli ultimi tempi sta tenendo con il fiato sospeso la popolazione tramutolese e le istituzioni locali.
Complicata, anche perché, la Provincia ha già pagato un mutuo di 1 milione e mezzo di euro per l’intervento della neo scuola che, ad oggi “c’è ma non c’è” intesa come struttura fisica. Infatti, attualmente la scuola è ubicata in un edificio privato, non adibita a struttura scolastica e non proprio funzionale sia come aule che laboratori. Ed è per questo che nel 2008 ci fu l’approvazione del progetto della sede. Progetto di un importo di 3 milioni e 200 mila euro e la realizzazione su tremilatrecento metri quadri tra aule didattiche, laboratori, biblioteche e palestra. Una notizia che allora, con l’inaugurazione finanche della prima pietra, entusiasmò sia il mondo scolastico che la comunità tramutolese. Purtroppo per la mancata cantierizzazione dei lavori, il sogno di vedere realizzata la tanto ambita struttura, si è affievolito con il passare degli anni, non senza polemiche. L’ultima, oggetto di un’interrogazione urgente da parte della minoranza consiliare di Tramutola. Una situazione complessa che, a quanto spiegato dal presidente Valluzzi “esula dalla volontà provinciale” . Si perché, le complicanze sono state legate a contenziosi e ricorsi al Tar e Consiglio di Stato da parte dell’impresa aggiudicataria della gara d’appalto con una durata di oltre tre anni. Un processo contorto in cui anche il patto di stabilità ha dato il “colpo di grazia”. Ma la beffa è arrivata poi a Marzo 2014, quando il presidente del consiglio Renzi, invia una missiva a tutti i Sindaci, invitandoli a individuare all’interno del proprio territorio un intervento di messa in sicurezza di un edificio scolastico da inserire in un progetto di edilizia scolastica che il Governo si appresta a varare. In questo caso, è proprio l’Ips di Tramutola ad essere inserito come intervento prioritario. Ed ecco nuovamente l’assurdo: tutto si ferma perché la stazione appaltante è la Provincia. Punto e daccapo, non senza rinunciare. Di fatto un’altra strada è stata intravista dal presidente del consiglio regionale, Piero Lacorazza, portare l’intervento in sede di Conferenza regionale con l’inserimento dell’opera in un emendamento del Decreto Mutui . “Ora si attende – ha aggiunto Valluzzi – l’iter e se tutto dovesse andare come concordato il problema dell’avvio dei lavori è stato definito, nonostante, il contenzioso con l’impresa. In caso contrario – conclude – bisogna avere pazienza fino a Giugno per poi procedere all’ avvio dei lavori”. Insomma una faccenda articolata su cui il Sindaco del paese, Ugo Salera ha rimarcato la massima attenzione e di certo “non si transigerà – ha detto – sul fatto che venga delocalizzata in altri territori. Tramutola – ha chiosato – non può fare a meno di questa scuola e noi faremo di tutto”.

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