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REGGIO CALABRIA – «Questo è il momento favorevole per cambiare vita! Questo è il tempo di lasciarsi toccare il cuore». È quanto scrive l’arcivescovo di Reggio Calabria, mons. Giuseppe Fiorini Morosini, in una lettera inviata ai detenuti.

Mons. Morosini ha deciso di inviare la lettera dopo il suicidio in carcere di Giuseppe Panuccio, l’uomo di 53 anni detenuto per l’omicidio del fratello e della cognata e che ferì la loro figlia di 4 anni, che morì due giorni dopo in ospedale (LEGGI).

«Davanti al male commesso, e davanti anche a crimini gravi, è il momento – aggiunge mons. Morosini – di ascoltare il pianto delle persone innocenti depredate dei beni, della dignità, degli affetti, della stessa vita. Rimanere sulla via del male è solo fonte di illusione e di tristezza. La vera vita è ben altro. Dio non si stanca di tendere la mano. È sempre disposto ad ascoltare ed anch’io lo sono, come i miei fratelli vescovi e sacerdoti. È sufficiente solo accogliere l’invito alla conversione e sottoporsi alla giustizia, mentre la Chiesa offre la misericordia. Se mi sarà concesso dalle autorità, durante questo Anno Giubilare della Misericordia, verrò a visitarvi nelle carceri ed a confessarvi io stesso, almeno alcuni di voi. Sogno, lo spero, e per questo prego, che in questo anno nella nostra Diocesi di Reggio Calabria-Bova ci sia qualche segnale forte di dissociazione dalla ‘ndrangheta. Siate coraggiosi! Fatelo! Ciò significa essere uomini coraggiosi e veri cristiani. Sarà il primo di tanti altri passi, che cambieranno la nostra città e la nostra regione. Lo spero e prego per tutti voi, mentre vi benedico di cuore».

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