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CASSANO ALLO JONIO (CS) – «La conoscenza costituisce un aspetto fondamentale della crescita: è indispensabile apprendere e leggere molto. I poteri vi vogliono ignoranti per schiavizzarvi. Mediante la conoscenza possiamo scrivere un nuovo umanesimo e affrancare questa terra dai suoi problemi storici». A dirlo è stato il vescovo di Cassano, mons. Francesco Savino agli studenti nel corso di una visita nell’istituto comprensivo di Morano Calabro.

«No, dunque – ha aggiunto il presule – alla rassegnazione, alla sudditanza, alla clientela, all’individualismo. Non lasciatevi rubare la capacità di stupirvi che avete dentro. Noi autentici e credibili per voi; voi, però, lasciatevi accompagnare». E rivolto a docenti e genitori, è scritto in una nota, ha proposto quale paradigma efficace di crescita, l’alleanza educativa tra scuola, famiglia e chiesa, sottolineando come insieme si può cambiare e come la pedagogia debole generi soggetti condizionabili, mostri. Poi citando Paolo VI ha rilevato come il mondo abbia bisogno di testimoni e non di maestri: «è l’esempio che seduce e affascina».

Mons. Savino ha rivolto anche particolare attenzione alla famiglia, «prima e fondamentale cellula di società», chiedendo a ragazzi e genitori di «spegnere il cellulare e il televisore» e coltivare maggiormente e con più frequenza il confronto e respingendo l’idea della famiglia/albergo.

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