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Nuovo sbarco di immigrati sulla costa del basso jonio soveratese; ieri mattina un peschereccio proveniente da Istambul si è arenato sulla spiaggia di Badolato in località Ponzo con a bordo un gruppo di 84 persone, uomini, donne e molti bambini. L’allarme dello sbarco è stato dato alle 9 del mattino da una famiglia che si apprestava a trascorrere una giornata al mare. I più giovani si sono dati alla fuga sulla statale 106 e nelle campagne circostanti, gli altri anziani e bambini hanno trovato al riparo in un canneto sotto il ponte stradale “Ponzo”.
I primi soccorsi sono stati effettuati da una famiglia che abita nelle vicinanze, che ha messo a disposizione dei clandestini un tubo dell’acqua, per far rinfrescare i bambini e gli anziani stremati dal viaggio di 5 giorni dalla partenza di un porto turco. Sul posto sono intervenuti gli uomini dell’ufficio circondariale marittimo, la Guardia di finanza ed i Carabinieri dei comandi di Soverato nonché i militari dell’Arma di Badolato che sono stati i primi ad arrivare, insieme al Suem 118, che ha prestato le prime cure considerando che bambini e anziani erano fortemente stremati e soprattutto disidratati. Una sessantina di profughi sono stati subito bloccati sulla spiaggia e gli operatori del Cir e dell’Edelweiss di Badolato, assieme al sindaco Nicola Parretta, hanno organizzato l’accoglienza offrendo ai migranti acqua e frutta.
Nel frattempo è scattata la caccia al gruppo di clandestini che si erano dati alla fuga. Oltre 15 persone sono state rintracciate nelle campagne circostanti, e sulla statale jonica 106. Nel pomeriggio, presso la scuola media è stato allestito il campo, trasformando le aule in un dormitorio, dopo il pranzo, sono iniziate le operazioni di identificazione delle diverse etnie: afghani, siriani, irakeni ed iraniani. I bambini sono 18 e per alcuni sono stati disposti gli accertamenti per verificare la minore età. Dal controllo, emergeva la presenza di almeno 4 nuclei familiari con bambini piccolissimi e 16 donne. Dopo il primo controllo, le forze dell’ordine avrebbero individuato almeno 3 migranti, un siriano e due turchi, sospetti, che sono stati interrogati dal maresciallo della stazione di Badolato Massimo Falconieri. I tre, attualmente detenuti nella casa Circondariale di Catanzaro-Siano, sono Husein Mohammad, 43 anni, Akdemir Mehmet, 55, e Odabas Tugrul, 48.
Dalle dichiarazioni rese da alcuni degli stessi migranti è emerso che gli scafisti avevano agito in esecuzione di ben precisi ordini impartitigli circa la destinazione e il luogo preciso ove effettuare lo sbarco, nonchè sul controllo e gestione dei migranti trasportati. Prima dell’imbarco ciascun adulto avrebbe versato la somma di 10.000 dollari americani e 5.000 dollari per ciascun minore. Inoltre, prima dello sbarco, gli scafisti avevano preteso un ulteriore esborso consegnato collettivamente dai migranti e, consistente in 2.390 euro, che sono stati trovati indosso a Husein Mohammad.
A seguito di perquisizione personale ai presunti scafisti venivano sequestrati, oltre al denaro, coltelli, telefoni cellulari e sim card. L’attività investigativa, diretta dal sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro Simona Rossi è tutt’ora in corso per fare ulteriore luce sul reato contestato e sulla scorta di importante documentazione sequestrata nella circostanza.

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