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PERUGIA – Cinque calabresi sono stati denunciati dal Gico della guardia di finanza di Perugia nell’ambito di un’inchiesta che ha portato all’individuazione di un’associazione a delinquere finalizzata, tra l’altro, all’evasione fiscale perpetrata da piccoli imprenditori in qualità di ‘cartiere’ per l’emissione dei documenti fiscali falsi utilizzati dagli appartenenti al sodalizio criminale. Le perdsone coinvolte nell’inchiesta sono complessivamente diciassette: quattro albanesi, due marocchini e undici italiani e, tra questi ultimi, cinque sono di origine calabrese. 

Al termine di una complessa ricostruzione economico-patrimoniale operata nei confronti di un cittadino di origine calabrese, ma da anni residente nel capoluogo umbro, la Gdf di perugina ha eseguito un decreto di sequestro preventivo per equivalente per circa 500mila euro nei confronti di cinque indagati residenti nel territorio perugino. I soggetti colpiti dal provvedimento ablativo sono imprenditori, attivi nel ramo dell’edilizia che, a seguito di complesse indagini, è emerso avrebbero annotato nelle scritture contabili elementi passivi frutto di fatture per operazioni inesistenti. Il provvedimento ha colpito conti correnti e titoli risultati riconducibili agli indagati nonchè un’ampia villa disposta su tre piani ubicata nel crotonese. Sono tuttora in corso approfondimenti di indagine sulla scorta degli evidenti elementi di contiguità con compagini criminali di primo piano sullo scenario della malavita organizzata di origine calabrese. 

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