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Sull’emergenza migranti si muove finalmente l’Unione europea, che bacchetta il governo inglese per l’annuncio di un giro di vite sugli ingressi, anche su quelli di cittadini comunitari senza lavoro: sull’asilo, incalza l’Ue, servono regole comuni. La cancelliera tedesca Angela Merkel apre: sui migranti l’Italia va aiutata. Intanto l’aumento di controlli provoca code in autostrada e stop ai treni fra Austria e Ungheria, mentre il premier francese Valls a Calais, altra zona frontaliera calda, definisce inaccettabile la situazione che se è venuta a creare. Fa discutere la foto, pubblicata da Repubblica in prima pagina, del migrante che tenta di entrare a Ceuta, enclave spagnola in Marocco, nascosto nel motore di un’automobile: «Quanti centimetri possono mai passare fra un radiatore, una batteria, uno spinterogeno? Abbastanza per ficcarci dentro tutta la disperazione di una speranza», assolutamente da leggere il commento di Michele Smargiassi — che segnala come i doganieri si siano attrezzati di particolari rilevatori termici per scoprire la presenza di corpi. Sulla Stampa un bel reportage di Domenico Quirico dal Cara di Mineo, «fra le vite perdute» dei migranti e nel luogo scosso dall’omicidio dei due anziani coniugi per cui è stato fermato un ivoriano di 18 anni ospite proprio del centro profughi di Catania. Caso su cui monta, puntualmente, la polemica politica che vede contrapposta la Lega di Salvini, che attacca il governo Renzi, e il Pd che definisce sciacallo il leader della Lega Nord: «Appena ha la possibilità di fare l’avvoltoio sulle disgrazie altrui, Salvini c’è», afferma ad esempio la deputata pd Silvia Fregolent. Ma anche la figlia delle vittime afferma «i miei genitori sono stati uccisi dallo Stato».
Il Corriere della Sera con Fiorenza Sarzanini propone una mappa dei migranti accolti in Italia dall’inizio dell’anno (in Basilicata sono 1.135, l’1% del totale nazionale: percentuale più bassa dopo lo 0,2% della Valle d’Aosta) riportando la notizia del Viminale che sta varando le quote: in testa le regioni più popolose come Sicilia, Lombardia e Lazio; Giovanni Bianconi, tornando al Cara di Mineo, firma invece lo scoop dei verbali di Luca Odevaine, il quale interrogato in carcere dai magistrati della Procura di Roma che stanno seguendo l’inchiesta Mafia Capitale ha ammesso che la gara fu pilotata e il sistema garantiva vantaggi elettorali al siciliano Castiglione di Ncd.
Ma a tenere banco sono anche i temi più prettamente politici. Si preannuncia un rientro caldo per il premier Renzi: da un lato l’aut aut di Berlusconi che ai suoi annuncia di voler trattare col governo solo se riapre sull’Italicum, dall’altro i segnali dalla minoranza Pd tra possibilisti e oltranzisti. In Senato la partita decisiva.
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LA NOTIZIA PIÙ CURIOSA | A Livorno l’ex Pci che sceglie la Lega: l’ex segretario Sergio Landi, 65 anni, già membro del comitato centrale di Botteghe Oscure e tra i fondatori del Pd cittadino, dopo qualche simpatia grillina ha infine scelto Salvini motivando che «troppo lassismo rovina l’Italia e un po’ di radicalismo serve» [Corriere della Sera].

e.furia@luedi.it

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