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«Trentaquattro anni fa il terremoto del 23 novembre 1980 sconvolse la Basilicata, oggi la crisi e la mancanza di lavoro hanno provocato «un terremoto spirituale e sociale», ha detto in un’intervista al Tgr Basilicata l’arcivescovo di Potenza, monsignor Agostino Superbo, che durante la Messa di Natale ha rivolto ai fedeli un messaggio di «speranza e coraggio».

«Il terremoto spirituale e sociale – ha aggiunto monsignor Superbo – non miete vittime dal punto di vista fisico, ma è molto rischioso perché possiamo essere tentati dallo scoraggiamento, dalla mancanza di fiducia e della gioia di vivere». Al mondo politico e alla classe dirigente lucana, l’arcivescovo di Potenza ha invece rivolto «una preghiera: ci vuole una politica del lavoro. Il lavoro – ha proseguito – non nasce dal niente, bisogna pensare, acquisire competenze, confrontarsi e poi cominciare ad attuare. Più che un invito, è una preghiera che – ha ribadito – faccio dal profondo del cuore per tante famiglie che sono in difficoltà». 

Il Natale per i lucani è stato soprattutto in famiglia. Molti hanno scelto di passare le feste con i propri cari in casa, concedendosi menù a base di piatti tipici locali.

Nessuna sorpresa a Matera, ormai meta turistica riconosciuta e che anche a Natale ha risposto nei numeri al ruolo di città capitale europea della cultura 2019.  Numerosi i turisti hanno passeggiato  nel centro storico e nei Sassi di Matera. In piazza Vittorio Veneto – dove sono stati allestiti i mercatini – in molti hanno scattato selfie sotto l’Albero dell’Ulivo, realizzato con 36mila luci a led, e hanno visitato il «Palombaro».

Nel frattempo, la città è pronta per ospitare nei primi mesi del 2015 le riprese del remake del kolossal «Ben Hur».

Secondo quanto reso noto dal presidente del Consorzio albergatori materani, Gregorio Padula, «si sono registrate buone presenze di turisti, un dato in controtendenza rispetto ad altre
zone del Paese. Anche grazie alla designazione a Capitale europea della Cultura, qui si respira aria di ottimismo».

Aspettative tutte concentrate adesso sul Capodanno. Nei prossimi giorni le presenze, anche nei B&B, aumenteranno ulteriormente in concomitanza con la grande festa «europea» del Capodanno in piazza e con il Presepe vivente, che, per quattro giorni, dal 2 al 5 gennaio, renderà i Sassi sempre più simili al presepe di Betlemme con un «effetto Palestina» creato dalle centinaia di figuranti. 

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