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IN Calabria ci sono in totale, secondo quanto riporta il ministero della Giustizia con statistiche aggiornate al 31 marzo 2015, 13 istituti carcerari per complessivi 2.670 posti disponibili a fronte di 2.367 detenuti ospitati. Limitandosi a questi numeri sembrerebbe di poter dire che no, in Calabria non c’è sovraffollamento (LEGGI LA DENUNCIA SUL NUMERO DEI DETENUTI DI ALCUNI ANNI FA), anzi ci sarebbero altri 300 possibili posti a disposizione. Ma in realtà la situazione appare un po’ diversa perché se nei totali il sovraffollamento non c’è nei casi specifici delle singole carceri le cose cambiano e, inoltre, comincia a sorgere, a sentire gli esponenti sindacali di categoria, anche un problema di sicurezza legato al numero di agenti di polizia penitenziaria in servizio.

In primo luogo tra i 13 istituti di pena indicati dal ministero figura ancora il carcere di Lamezia che però alcuni mesi fa è stato improvvisamente svuotato dei suoi detenuti (LEGGI LA NOTIZIA). Infatti nella statistica del ministero, a fronte dei 46 posti disponibili, Lamezia Terme ospita 0 detenuti. Quindi il numero dei carcerati va ripartito non più in 13 strutture ma in 12. Ma anche questo non è del tutto vero in quanto un altro istituto, quello di Crotone, a fronte di 86 posti disponibili in verità ospita solo 4 detenuti di cui uno straniero, e il perché è presto detto: il carcere è in ristrutturazione quindi non può ospitare proprio nessuno. 

Evidenziato ciò, dunque, i penitenziari disponibili in Calabria scendono a 11 mentre i posti realmente utilizzabili, al netto del venir meno di Lamezia Terme e Crotone, scendono da 2.670 a 2.538. Il margine si è assottigliato ma ancora siamo entro i limiti visto che il totale dei detenuti in Calabria è di 2.367 unità di cui 55 donne (20 a Castrovillari, 1 a Cosenza e 34 a Reggio Calabria “Panzera”) e 310 stranieri.

Una puntualizzazione va fatta per la struttura di Laureana di Borrello (LEGGI LA NOTIZIA SULLA SUA APERTURA) che è riservata solo a detenuti a basso indice di pericolosità pertanto le sue disponibilità (34 posti) e i detenuti ospitati (17) vanno considerati a parte.

Andando a guardare in dettaglio i dati si scopre che esistono in Calabria quattro penitenziari in provincia di Cosenza, due in provincia di Catanzaro (uno in verità è Lamezia di fatto inattivo mentre quello del capoluogo è il più grande della regione con 627 posti disponibili e 538 “ospiti”), uno a Crotone (anch’esso inutilizzabile), cinque in provincia di Reggio Calabria ed uno in provincia di Vibo Valentia. Di questi ben 6 presentano un lieve problema di sovraffollamento (Cosenza 237 detenuti contro 220 posti, Paola 187 detenuti contro 182 posti, Rossano con 230 detenuti contro 215 posti, Locri con 125 detenuti contro 89 posti, Palmi con 164 carcerati contro 152 posti e Reggio Calabria “Panzera” con 242 carcerati contro 184 posti disponibili) ma in linea di massima il problema sembra essere rientrato anche grazie all’apertura di nuovi padiglioni in diverse strutture come ad esempio Vibo Valentia che oggi ospita 306 detenuti contro i 407 posti disponibili.

Ma, come detto, adesso il problema che comincia a manifestarsi con forza nelle carceri calabresi è un altro ossia quello della sicurezza (LEGGI LA DENUNCIA DEL SAPPE) perché anche in forza della spending review il personale di Polizia penitenziaria in servizio nelle strutture non sempre è in numero adeguato in rapporto ai detenuti senza contare che in Calabria, secondo voci ufficiosi, starebbero stendando a decollare i progetti di sorveglianza dinamica tesi consentire un controllo migliore degli ospiti delle strutture.

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