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CATANZARO – Erika e Olha, la prima 24 anni e la seconda 63. Sono le ultime due donne uccise dalla strada. Coinvolte in due diversi incidenti che a poche ore di distanza uno dall’altro hanno reso drammatico il tributo di sangue in Calabria. E con loro anche quattro persone rimaste ferite in modo grave. Dalla statale 18, all’autostrada, passando per la statale 106. Tutte strade insanguinate. La prima a morire tra le lamiere contorte della sua Fiat 600 è stata proprio Erika Brusca (GUARDA LE FOTO), che si trovava in compagnia della sorella, Maria, rimasta gravemente ferita. L’incidente è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì, sulla statale 18, all’estrema periferia nord di Acquappesa (LEGGI L’ARTICOLO). 

Per l’impatto mortale si trova in stato di fermo il quarantenne Carlo Musacchio, alla guida dell’utilitaria che avrebbe avuto un ruolo nell’incidente e che sarebbe fuggito senza prestare soccorso. Con lui è indagato anche un’altra persona che si trova nella stessa macchina, R.F. La seconda vittima viaggiava in autostrada, all’altezza dello svincolo di Rogliano. E’ qui che è morta Olha Trach, 63 anni. Con lei si trovava un uomo, P.B., ferito gravemente e ricoverato in rianimazione a Cosenza. Entrambe le persone coinvolte sono residenti a Bovalino (RC). Lo scontro ha coinvolto un mezzo pesante e un furgone che viaggiavano in direzione sud. Il furgone ha tamponato in piena velocità il mezzo pesante che stava procedendo sulla corsia di marcia (LEGGI L’ARTICOLO). 
Poche ore dopo gli altri due feriti gravi. Questa volta è accaduto a Pellaro di Reggio Calabria, sulla strada statale 106 (VEDI FOTO). Lo scontro è stato tra due autocarri. Uno dei due veicoli è finito nella scarpata adiacente alla strada, l’altro è rimasto in bilico poggiato alla vegetazione. In gravi condizioni i due autisti (LEGGI L’ARTICOLO). 
L’ennesimo bilancio tragico. Reso ancora più drammatico dalla tempistica che ha fatto scattare queste ennesime tragedia a poche ore di distanza una dall’altra.
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