X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

POTENZA – Sindaci del Metapontino e cittadini, insieme per vedersi garantito il diritto alla salute.
Così, dopo appelli e garanzie non seguite dai fatti, ieri mattina una delegazione guidata dal primo cittadino di Policoro, Rocco Leone, ha raggiunto gli uffici della Regione, in via Anzio a Potenza, per un sit-in di protesta, al fine di ottenere una volta per tutte i fondi per talassemici, nefropatici e leucemici, non più erogati ai Comuni dal 2013.
Nelle scorse settimane, Leone aveva già annunciato la protesta, poi sospesa per le garanzie dalla Regione di rimpinguare il Fondo destinato a questi malati, con un’apposita legge deroga.
All’annuncio del Dipartimento regionale, non è seguito alcun segnale concreto, per questo i sindaci di Pomarico, Montalbano Jonico ed il presidente del consiglio comunale di Tursi, si sono uniti a Leone, con una nutrita delegazione di pazienti da Bernalda e Policoro, per battere i pugni direttamente negli uffici regionali.
Questa volta la risposta è arrivata con maggiori crismi di concretezza, perchè la delegazione è stata ricevuta dal consigliere regionale Vito Santarsiero, assistito dai funzionari dei Dipartimenti competenti, che ha garantito il prossimo stanziamento di 18 milioni di euro per il triennio 2015-2017.
«Ci hanno assicurato che saranno erogati ai Comuni in tre tranches -ha spiegato Leone dopo l’incontro- la prima già entro novembre, per coprire il periodo 2013-2014 e parte del 2015, poi a febbraio 2016 si chiuderà il 2015 con un’anticipazione sul 2016».
Una buona notizia, accolta con maggiore ottimismo dagli ammalati presenti con slogan e cartelli di protesta. Il contributo, che ammonta a circa 200-300 euro, serve a coprire le spese di spostamento, per la dialisi ed i farmaci da banco non coperti dal Servizio sanitario nazionale. Tutti i contributi sono erogati in base all’Isee, con tetto massimo annuale per il reddito del beneficiario, fissato in 21mila euro.
Sul caso è intervenuto ieri anche il consigliere regionale Paolo Castelluccio (FI), secondo il quale «il sit-in di protesta, richiede immediate risposte alle esigenze di questi cittadini, che il sindaco Leone, con la sua presenza interpreta e continua a sostenere innanzitutto come battaglia di sensibilità civile dando prova di vicinanza delle istituzioni. E’ gravissima la situazione che si è determinata a danno di queste categorie sociali, in quanto la legge regionale che prevede un contributo mensile a loro favore non dispone di alcuna copertura finanziaria.
Le scuse pubblicamente espresse dal presidente Pittella in consiglio regionale per il taglio delle provvidenze economiche previste dalla manovra finanziaria regionale 2015 –continua Castelluccio– esigono un comportamento coerente che superi rapidamente una vicenda incomprensibile ed ingiustificabile in quanto la Lr 11 maggio 2015, n. 18 prevede un contributo mensile di 240 euro, legato all’Isee, in favore dei dializzati, trapiantati di rene, talassemici e pazienti affetti da altre patologie del sangue, ma la ripartizione finanziaria dei capitoli di spesa previsti nel bilancio regionale di assestamento, approvato nel mese di agosto scorso, non ne tiene conto.
Politicamente non possiamo consentire che una legge regionale sia inapplicata. Il Rapporto di Agenas sulle spese della sanità regionale –afferma il consigliere di Forza Italia– conferma che ci sono ampi margini per recuperare sprechi e inappropriatezze di interventi. Oltre alla migrazione sanitaria, che come ha denunciato il capogruppo del mio gruppo Michele Napoli costa 39 milioni di euro l’anno, ci sono servizi classificati come “non sanitari” che sfiorano i 100 milioni di euro l’anno, le consulenze per circa 1 milione di euro, i deficit accumulati da Asp e Asm, solo per fare alcuni esempi, che sono da tagliare, non certo i contributi a dializzati, trapiantati di rene, talassemici e pazienti affetti da altre patologie del sangue che da 19 mesi non percepiscono il contributo, che dovrebbe essere erogato ogni due mesi, secondo quanto prevede una norma di una legge regionale. Infine, va accolta la proposta dell’Aned, questa a costo zero, di un Gruppo di lavoro regionale sulla nefrologia e dialisi e l’adozione di un documento di indirizzo per la malattia renale cronica elaborato dal ministero della Salute».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE