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CATANZARO –  La data di richiesta di rinvio a giudizio risalepe a luglio 2008. Portava la firma dell’ex pm Luigi de Magistris. Duecentodue gli indagati: falso, truffa e abuso di ufficio, le accuse contestate a vario titolo. r qualcuno anche il reato di associazione. Quella che coinvolse il mondo della scuola  fu una delle inchieste più corpose, in fatto di numeri, degli ultimi anni. Ci fu anche chi,  esasperato per la perdita del posto di lavoro,  minacciò di gettarsi nel vuoto dal tetto dell’edificio che ospitava l’allora Provveditorato agli studi. Ora, il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Perri ha accolto la richiesta di archiviazione sollecitata dalla procura  per ben 105 imputati, in attesa della fine del processo che si sta svolgendo a carico di qualche posizione rimasta al di là delle assoluzioni  e delle sentenze per avvenuta prescrizione.  Presunti illeciti connessi alla gestione delle graduatorie del personale Ata (ausiliario-tecnico-amministrativo) da parte del Csa (Centro servizi amministrativi – ora Ufficio scolastico provinciale) del capoluog.
Le posizioni archiviate 
Aceto Carla Giuseppina;  Afeltra Silvana; Agosto Salvatore; Aiello Ermanno; Alfieri Carmela ; Amelio Vincenzo; Anania Maria; Arena Angela Maria; Arbitrio Antonella; Astorino Alessandro; Astorino Rosanna; Azzarito Giuseppe; Barbieri Annina; Becugna Domenico; Benincasa Giulio; Benincasa Raffaele; Berlingo’ Rosetta; Bruni Francesco; Butera Maria ; Campagna Antonietta; Carnuccio Stefano; Carnuccio Vincenzo; Cartella Giacomo; Chiarella Antonio; Chiominto Edelwise; Colosimo Gianfranco; Corea Maria Silvana; Cortese Francesca; Cristofaro Cecilia; Curto Graziella; Dardano Carmine; Davoli Rosaria ; De Angelis Anna; De Sando Bruno; De Vinci Luigi; Donato Aldo; Drosi Angela; . Ella Lidia; Foderaro Margherita; Gemelli Pietro; Gigllotti Salvatore;  Grisolia Giuseppe; Guarna Letizia; Iacopetta Felice; Invidia Giuseppe; Isabello Vittorio; Latella Francesco; Levato Maria; Leuzzi Antonia; Loperfido Fabiola; Madia Caterina; Magno Carlo;  Maletta Nadia; Mancuso Domenico; Mancuso Giuseppina; Marasco Michele; Marino Francesco; Marino Marcello; Maruca Filomeno Santo; Maviglia Rosario; Mazzagatti Rocco; Merigelli Maria Luisa; Misuraca Maria Teresa; Modaffari Francesca; Melia Raffaela Eleonora; Mole’ Biagio Antonio; Musca Rita; Muscolo Anna Rosa; Nicotera Alessia; Nistico’ Rossella; Oliva Silvana; Pagano Antonino; Paone Antonio; Paonessa Caterina; Parente Antonio; Passafaro Maria; Pistoia Pier Paolo; Polimeni Emma; Polimeni Monica; Polizze Se Alessandro; Pregoni Stefano; Principe Giovanni Domenico; Pugliano Mario; Quaresima Maria Rosa; Ranieri Anna; Renna Annarita; Russo Paolo; Romagnino Aldo; Rosati Alberto; Scalise Filomena; Schipani Massimo;  Scopelliti Giuseppe; Scorza Pietro; Sia Angela; Startari Francesco; Startari Vincenzo; Talarico Raffaele; Tassone Natalina; Valeo Ubaldo Floro; Vescio Lina; Vicchio Pietro; Vitaliano Cesare; Vonella Rosa; Zaccone Francesco; Zaccone Francesco Antonio.
L’inchiesta
Nei faldoni, messi insieme in anni di indagini  venne descritto un presunto “mercato delle assunzioni”, relativo a un vasto arco temporale, partito già nel 2000, e che vide un considerevole piano di inserimento degli Ata nella scuola, ma che sarebbe stato gestito, secondo gli inquirenti, in base a criteri di pura convenienza personale degli interessati. Si parlò anche di quella “scuola fantasma” che negli anni avrebbe sfornato diplomi per corsi mai effettuati, ma anche di un collaudato meccanismo di complicità che avrebbe visto numerosissimi dirigenti scolastici operare una serie di assunzioni di favore nel contesto di una complicità diffusa fino al più alto grado. Al centro della vicenda, quella gestione delle graduatorie del personale Ata, ausiliario-tecnico-amministrativo, da parte dell’allora Centro servizi amministrativi di Catanzaro ora Ufficio scolastico provinciale, e in particolare sul presunto mercato che sarebbe stato messo in atto nelle assunzioni di personale. 

CATANZARO –  La data di richiesta di rinvio a giudizio risalepe a luglio 2008. Portava la firma dell’ex pm Luigi de Magistris. Duecentodue gli indagati: falso, truffa e abuso di ufficio, le accuse contestate a vario titolo. A qualcuno anche il reato di associazione. Quella che coinvolse il mondo della scuola  fu una delle inchieste più corpose, in fatto di numeri, degli ultimi anni. Ci fu anche chi, esasperato per la perdita del posto di lavoro, minacciò di gettarsi nel vuoto dal tetto dell’edificio che ospitava l’allora Provveditorato agli studi. Ora, il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Perri ha accolto la richiesta di archiviazione sollecitata dalla procura  per ben 105 imputati, in attesa della fine del processo che si sta svolgendo a carico di qualche posizione rimasta al di là delle assoluzioni  e delle sentenze per avvenuta prescrizione.  Presunti illeciti connessi alla gestione delle graduatorie del personale Ata (ausiliario-tecnico-amministrativo) da parte del Csa (Centro servizi amministrativi – ora Ufficio scolastico provinciale) del capoluogo.

Nei faldoni, messi insieme in anni di indagini  venne descritto un presunto “mercato delle assunzioni”, relativo a un vasto arco temporale, partito già nel 2000, e che vide un considerevole piano di inserimento degli Ata nella scuola, ma che sarebbe stato gestito, secondo gli inquirenti, in base a criteri di pura convenienza personale degli interessati. Si parlò anche di quella “scuola fantasma” che negli anni avrebbe sfornato diplomi per corsi mai effettuati, ma anche di un collaudato meccanismo di complicità che avrebbe visto numerosissimi dirigenti scolastici operare una serie di assunzioni di favore nel contesto di una complicità diffusa fino al più alto grado. Al centro della vicenda, quella gestione delle graduatorie del personale Ata, ausiliario-tecnico-amministrativo, da parte dell’allora Centro servizi amministrativi di Catanzaro ora Ufficio scolastico provinciale, e in particolare sul presunto mercato che sarebbe stato messo in atto nelle assunzioni di personale. 

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