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PER tirarli fuori dalle lamiere dall’auto è stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco. La Fiat 600 sulla quale viaggiava Giovanna Taddei si è praticamente accartocciata su se stessa. Lei, 60 anni, era al lato del viaggiatore. Alla guida dell’auto il figlio di 38 anni, Rocco Beneventi.

Ed è ora per lui che restano in ansia i familiari, riuniti davanti al reparto di Rianimazione del San Carlo di Potenza. Il 38enne, infatti, è rimasto gravemente ferito nell’incidente. Non sembra essere in pericolo di vita, ma comunque la sua prognosi resta riservata. Ferito – sembra in maniera lieve – anche il giovane alla guida dell’auto contro la quale la Fiat 600 si è scontrata. Anche lui è stato ricoverato nel nosocomio potentino.

L’incidente è avvenuto in piena notte, tra domenica e lunedì, intorno all’una.

Le due auto viaggiavano sulla Basentana, quando per cause imprecisate, fra gli svincoli di Campomaggiore e Albano di Lucania, si sono scontrate. Dai primi rilievi sembrerebbe – ma gli esami e i riscontri del caso sono ancora in corso – che l’incidente possa essere stato causato da una manovra azzardata da parte del giovane conducente della Golf.

Ed è stato proprio lui, dopo il fatale impatto, a lanciare l’allarme chiamando i primi soccorsi. Ha chiamato il 118 e ha tentato di aiutare i due automobilisti rimasti intrappolati tra le lamiere della 600.

Giovanna Taddei è stata estratta ancora viva dall’auto, ma è morta poi nel percorso verso l’ospedale San Carlo: troppo gravi le sue condizioni e inutili i disperati tentativi per rianimarla. Corsa verso l’ospedale anche per il figlio che, come dicevamo, è ora ricoverato al reparto di Rianimazione del San Carlo.

Giovanna Taddei era originaria di Castelmezzano, anche se viveva sulla strada per Albano. Di Castelmezzano anche il giovane alla guida della Golf. E in un piccolo paese tutti si conoscono, cosa che rende questo dolore ancora più forte. E ora tutti si stringono attorno a Rocco, perchè le sue condizioni migliorino velocemente.

a. g.

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