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LAINO BORGO – L’impatto tra un’auto e una moto sulla deviazione tra Mormanno e Laino Borgo, predisposta all’indomani del crollo del viadotto Italia, è costato un ricovero in ospedale per una donna di quarant’anni. Mg. F., nata a Moncalieri in provincia di Torino ma residente in Calabria. Era alla guida della sua moto quando, in una delle strettissime curve della strada utilizzata ormai da 142 giorni per deviare il traffico dell’autostrada Salerno Reggio, è stata travolta da un’auto che viaggiava nel senso opposto. Sbalzata dal mezzo ha riportato diversi traumi ed è stata ricoverata all’ospedale di Castrovillari dopo il primo intervento dei sanitari del 118.

La prognosi è riservata ma la donna non sarebbe in pericolo di vita grazie soprattutto alla velocità moderata del mezzo. L’impatto ha generato una coda molto lunga, con attese che hanno superato le due ore, in una delle giornate più calde di luglio. Uno stop forzato per permettere l’arrivo dei soccorsi e la rimozione dei mezzi. Sul posto è intervenuta la Polizia stradale e un mezzo della Municipale di Laino.

L’incidente, che fortunatamente non ha avuto conseguenze più gravi, riapre la questione sulla difficile situazione della deviazione tra Mormanno e Laino, strade troppo strette, curve a gomito che non permettono un passaggio agevole soprattutto dei mezzi pesanti e soprattutto mancanza di sistemi di sicurezza soprattutto in zone a ridosso di strapiombi e burroni.

C’è voluto il il 24 giugno per attendere l’autorizzazione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari a realizzare gli interventi necessari per la messa in sicurezza del viadotto Italia. Tutto questo con un crollo datato 2 marzo, che provocò la morte di un operaio di 25 anni che era impegnato nei lavori di rifacimento del ponte. Pochi giorni fa invece una delle campate è stata demolita. Secondo l’anas per fine luglio dovrebbe essere tutto pronto, ma la sensazione è differente e molto probabilmente si dovrà aspettare ancora, con tutti i rischi del caso.

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