X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – La Procura distrettuale di Catanzaro ha avviato un’attenta analisi di tutte le indagini, anche quelle concluse, relative a ipotesi di reato di terrorismo islamico. A Catanzaro è stato costituito anche un gruppo di lavoro di magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Bombardieri e composto, tra gli altri, dal pm Paolo Petrolo.

Sarà effettuato anche un monitoraggio delle persone che visitano i presunti terroristi detenuti nel carcere di Rossano (Cosenza), al centro di un possibile allarme per i rischi sicurezza.

LEGGI L’ALLARME SULLE CARCERE CALABRESI PER LA PRESENZA DI TERRORISTI 

La Procura, nonostante la carenza di organico, sta dando massima attenzione e priorità alle indagini che possono avere collegamenti con vicende legate al terrorismo islamico. Al momento, all’attenzione dei magistrati ci sono una decina di fascicoli, alcuni dei quali già definiti.

TERRORISMO: VERTICI NELLE PREFETTURE DI VIBO E COSENZA

L’attività avviata dal Procuratore aggiunto Bombardieri e dal sostituto Petrolo viene condotta nel massimo riserbo ed in stretta sintonia con le forze dell’ordine.

Negli anni scorsi la Procura di Catanzaro aveva sequestrato alcuni supporti informatici a persone straniere sospettate di inneggiare via internet agli attacchi terroristici.  Negli ambienti della Procura si evidenzia che l’attenzione sul fenomeno del terrorismo islamico è massima e saranno adottate tutte le misure necessarie sul fronte della prevenzione e repressione. Al vaglio dei magistrati ci sono numerose informative delle forze dell’ordine confluiti in passato in indagini già svolte.

Massima attenzione sarà rivolta dagli inquirenti anche al carcere di Rossano e all’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, quando alcuni terroristi detenuti hanno inneggiato agli attentati di Parigi (LEGGI LA NOTIZIA).

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE