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CATANZARO – La polizia di Caserta ha fermato per omicidio volontario e occultamento di cadavere Domenico Belmonte, 72 anni, ex direttore sanitario del carcere di Poggioreale marito di Elisabetta Grande e padre di Maria Belmonte, scomparse nel 2004. L’ex genero di Belmonte, Salvatore Di Maiolo, è indagato per gli stessi reati. 

Belmonte è il marito di Elisabetta e il padre di Maria, le due donne scomparse nel nulla nel 2004, i cui resti sono stati trovati ieri dalla polizia nella villetta di Baia Domitia, sul litorale di Castel Volturno, nel casertano. L’uomo era stato ascoltato lungamente ieri dai magistrati, insieme all’ex genero, pure indagato. 

 

Il decreto di fermo è stato emesso dal sostituto Silvio Marco Guarriello ed è scattato all’alba solo per Belmonte. L’ex genero Salvatore di Maiolo rimane comunque indagato per gli stessi reati. Durante la notte l’uomo, che ieri era stato interrogato per ore, è stato sottoposto a nuovi interrogatori: magistratura e Polizia hanno effettuato ulteriori approfondimenti, verifiche e riscontri. Infine è stato disposto il provvedimento. Ieri nella villetta del litorale domizio di Belmonte, in località Baia Verde di Castel Volturno (Caserta), sono state trovate le spoglie di due persone che, verosimilmente ma si attendono gli accertamenti, appartengono a Elisabetta Grande e alla figlia Maria, scomparse nel 2004. L’uomo non aveva mai presentato una denuncia, sostenendo che si era trattato di un allontanamento volontario. Le indagini della Polizia sulla scomparsa delle due donne sono scattate nello scorso mese di agosto. Ad occuparsene è stata, in particolare, l’unità «delitti insoluti» costituita da specialisti del Servizio Centrale Operativo (Sco) e della Polizia scientifica, mentre a livello locale le attività investigative sono state condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta, diretta dal vicequestore aggiunto Angelo Morabito, e dal commissariato di Castel Volturno, guidato dal primo dirigente Davide Della Cioppa. 

«Prendo atto dell’iniziativa della Procura di Santa Maria Capua Vetere e ringrazio i media, e in particolare la trasmissione ‘Chi l’ha visto’ per l’impegno profuso rispetto al caso della scomparsa di mia sorella e di mia nipote». È questo il commento al fermo di Domenico Belmonte, fatto da Lorenzo Grande, fratello di Elisabetta Grande e zio di Maria Belmonte, le donne scomparse nel 2004 ed i cui cadaveri sono stati trovati ieri in una villetta a Castel Volturno. «Attendo fiducioso – ha aggiunto Lorenzo Grande – la rapida conclusione delle indagini e soprattutto l’individuazione dei colpevoli di questo agghiacciante delitto. Il fermo giudiziario del dott. Belmonte trova evidentemente riscontro nelle prime risultanze investigative. Confido che con l’aiuto del mio legale, l’avv. Nunzio Raimondi, riusciremo a fare emergere tutta la verità e ad ottenere la condanna dei responsabili». Lorenzo Grande, di Catanzaro, è medico oculista e lavora a San Giovanni in Fiore, nel cosentino. La sorella, anche lei nata a Catanzaro, si era trasferita in Campania da decine di anni, tanto che la figlia, Maria Belmonte, era nata a Napoli il 4 luglio del 1969. 

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