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POLICORO – L’ha inseguita per mezza città, brandendo un bastone di un metro con la chiara intenzione di colpirla, ma per fortuna qualcuno ha chiamato i carabinieri, che hanno evitato il peggio.

Il grave episodio è avvenuto domenica scorsa nel centro di Policoro, la vittima è una donna del posto che avrebbe avuto prima una discussione pare per futili motivi di interesse, con S.M.S., imprenditore agricolo di 36 anni  con precedenti penali. I carabinieri hanno fermato la furia dell’uomo, seriamente intenzionato a colpire la donna, dopo averla ingannata con una scaramuccia. Deve rispondere di  lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato, ingiuria e minaccia grave e porto ingiustificato di oggetto atto ad offendere. Per quest’ultimo reato, il magistrato ha comminato all’uomo una sanzione piuttosto esemplare di ben 17.900 euro; un dato che rappresenta un unicum, visto che la cronaca delle violenze di strada a cui si è abituati ad assistere, pur essendo spesso accompagnata dal possesso di armi, non ha mai fatto registrare questo genere di multe. Ma tant’è. 

L’episodio è avvenuto nel primo pomeriggio, intorno alle 16.30, quando i carabinieri della Stazione di Nova Siri sono stati allertati da alcuni passanti, che avevano prestato soccorso alla donna.

Pare che i due abbiano prima avuto una discussione chiarificatrice su fatti personali non ben noti, poi l’uomo avrebbe chiesto alla vittima di attendere un attimo nel suo mezzo, perchè doveva andare in auto a prendere qualcosa. Era il bastone di legno lungo un metro, con cui è tornato molto più combattivo di prima. Così ha mandato in frantumi il finestrino dell’auto lato guida, dove si trovava seduta la donna, che nel frattempo è riuscita a divincolarsi, cercando rifugio in un esercizio commerciale, dove è stata soccorsa da alcune persone che poi hanno testimoniato il tutto. Secondo la ricostruzione, infatti, un conoscente della donna avrebbe cercato di placare l’ira dell’aggressore, che poi ha inseguito la sua vittima in fuga per le vie cittadine, ingiuriandola con frasi offensive e minacciandola di morte, prima di allontanarsi, fortunatamente senza essere riuscito a colpirla. A quel punto la donna in preda alla totale paura, ha chiamato i carabinieri. Le successive attività investigative hanno permesso di trovare e sottoporre a sequestro il bastone utilizzato per il danneggiamento dell’autovettura e, valutata la gravità dei fatti e la pericolosità dell’aggressore, di arrestarlo dopo averlo rintracciato presso la propria abitazione. La vittima, che per sfuggire al suo aggressore ha riportato lesioni, ha fatto poi ricorso alla cure dei sanitari dell’ospedale di Policoro con una prognosi di 8 giorni.  Le operazione si sono concluse intorno alle ore 23, quando,  espletate le formalità di rito, l’arrestato è stato recluso presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari  su disposizione  del Sostituto procuratore della Repubblica di Matera, Annafranca Ventricelli. Il Lunedì il Giudice monocratico penale, Giuseppe De Benedictis, ha emesso un’ordinanza di convalida dell’arresto, applicando all’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari. Contestualmente, l’imprenditore agricolo è stato condannato, su richiesta delle parti, dal medesimo organo giudicante al pagamento di ben 17.900 euro, poiché responsabile della contravvenzione del “porto ingiustificato di oggetto atto ad offendere”, ossia il bastone, di cui è stata disposta la confisca e la distruzione.

La vicenda  certifica nuovamente  lo straordinario impegno dell’Arma nel contrasto e nella  repressione del fenomeno delle violenza di genere nella giurisdizione della Compagnia Carabinieri di Policoro.

a.corrado@luedi.it

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