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MONTALTO UFFUGO (CS) – Un giovane è stato ucciso a contrada Vaccarizzo di Montalto Uffugo, a pochi chilometri da Cosenza. Il delitto è avvenuto nella notte, circa un quarto d’ora dopo l’una. Stanislao Sicilia, 29 anni, è stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco. Gli inquirenti dopo alcune ricerche sono riusciti a individuare il presunto omicida, si tratta di Carmine Cristini, 31 anni, che ora deve rispondere di omicidio aggravato nei confronti e detenzione abusiva di arma da fuoco e che dopo alcune ore di interrogatorio è stato fermato quale indiziato di delitto.

La vittima si trovava in auto davanti alla sua casa quando ha visto arrivare il suo omicida a bordo di una vettura. Nei giorni scorsi i due avevano avuto violente discussioni. Sicilia ha tentato la fuga ma è stato inseguito e speronato per le strade del paese. Sicilia ha poi provato a dileguarsi a piedi ma gli spari lo hanno raggiunto alle spalle e non gli hanno lasciato scampo. E’ stata la sorella della vittima, accorsa sul posto, a prestare le prime cure e a trasportare Stanislao Sicilia alla guardia medica. Inutile la successiva corsa con l’ambulanza: all’ospedale di Cosenza il giovane è arrivato morto. 

Intanto sono stati avvisati i carabinieri che hanno effettuato i primi rilievi. Subito i sospetti sono stati focalizzati su Cristini e gli agenti di polizia della Squadra Mobile sono partiti alla sua ricerca e dopo poco lo hanno rintracciato in contrada Bucita di San Fili e portato in questura per essere interrogato dal pm Cozzolino. 

Cristini, è un ex pentito: aveva collaborato per alcuni anni con la Procura della Repubblica di Cosenza, consentendo di effettuare varie operazioni contro la criminalità comune e organizzata. Successivamente Cristini ha commesso una rapina e per questo era stato estromesso dal programma di protezione.

Sicilia, invece, nel 2008 era stato assolto in un processo nel quale gli inquirenti l’accusavano di far parte di una cellula mafiosa dedita alle estorsioni e diretta da Romeo Calvano, presunto boss della zona tirrenica tra Paola e San Lucido. Accuse che, però, il giudice per le udienze preliminari di Catanzaro, ha completamente rigettato. Nel 2013 era stata invece annullata una condanna che lo aveva ritenuto coinvolto in una serie di furti nel territorio di Montalto.

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