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Un nostalgico incontro, dopo quarantacinque anni, intorno all’altare dell’Immacolata per animare la Messa di stasera delle ore diciannove. 

Il nostro gruppo giovanile, nato nell’estate 1969 a Matera presso la Rettoria di Santa Lucia, si caratterizzava per spontaneità ed innovazione in un momento particolarmente significativo dominato dalla contestazione  studentesca. Contemporaneamente ad altri movimenti europei, gli studenti occupavano l’Università e la Scuola.

Questi fermenti erano molto vicini alla nostra sensibilità giovanile.

Il gruppo materano, costituito da adolescenti, trovava la sua maggiore amalgama nella musica.

Diventò per noi l’attrattiva più immediata e spontanea in una realtà sociale come quella di Matera alla periferia di sconvolgimenti in atto in quasi tutte le città italiane.

Proprio in questo periodo nasceva la “Messa Beat dei Giovani”, cioè un modo di partecipazione alla Messa più dinamico e rispondente alle mutate condizioni sociali.

Il culto religioso, la Messa in modo particolare, era dominato dal canto gregoriano, che da secoli accompagnava la ritualità ufficiale della Chiesa. Venne messo in discussione e proliferarono sensibilità musicali diverse con l’introduzione di strumenti nuovi come la chitarra elettrica, la batteria, il flauto.

Il maestro Marcello Giombini colse questo momento storico particolare e creò una vasta gamma di canti religiosi in consonanza con le mutate esigenze giovanili.

Difatti i canti, in italiano, avevano una struttura musicale orecchiabile, melodica con ripartizione, quasi sempre, quattro quarti.

La forma utilizzata era quella della canzone con strofe e ritornelli.

Il passaggio dal gregoriano ad una musica più spontanea e diretta ci coinvolgeva di più e ci sentivamo artefici delle innovazioni nel campo della liturgia.

Si respirava il nuovo clima aperto del Concilio Ecumenico Vaticano II.

Il risveglio del sentimento religioso tra i giovani era dovuto, anche in parte, a questo nuovo quadro di riferimento.

Oggi siamo quelli di quarantacinque anni fa con un passato poliedrico e multiforme ed un futuro non più roseo, come quello di allora.

Ecco perché questo nostro incontro ha il grande merito di un’immersione totale in una sensibilità ormai attenuata.

Saranno presenti alla Cerimonia Religiosa: Remo Terrone, Leo Nicoletti, Margherita Zaccaro, Pina Carlonga, Mario Leardi, Vito Papapietro, Erasmo Bitetti, Aldino Roberti, Nicola  e Grazia Colaianni, Olga e Tina Reale, Tony e Vincenzo Persia, Giannino Bruni, Paola, Giacomina, Antonietta e Francesco Paolo  Paolicelli.   

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