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SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE – I finanzieri del Gico di Reggio Calabria hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere per Maria Carmela Alvaro, 54 anni, e del genero Carmine Alvaro, 44 anni, di Sinopoli, per intestazione fittizia di beni riconducibili all’omonina cosca della ‘ndrangheta. A Maria Carmela Alvaro è stato sequestrato anche un appartamento a Sant’Eufemia d’Aspromonte. È stato notificato anche un avviso di garanzia a Grazia Alvaro, figlia del boss Carmine. L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Calabria che ha accolto la richiesta del procuratore aggiunto Michele Prestipino e del sotituto Sara Ombra.   Ai due arresti si è giunti dopo una serie di accertamenti economico-patrimoniali nell’ambito della prosecuzione dell’inchiesta chiamata ‘Matrioskà. Dalle indagini è emerso che alcuni degli esponenti principali della cosca Alvaro, per evitare le misure di prevenzione patrimoniali, con una serie di atti negoziali, avevano attribuito in modo fittizio a Maria Carmela Alvaro la proprietà dell’appartamento di Sant’Eufemia d’Aspromonte che è stato sequestrato stamane.

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