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ANDANDO a lavorare in missione all’estero pensavo di avere un po’ più di tranquillitá da parte dei detrattori e di chi ha voluto unicamente speculare sulla mia persona in tutti questi anni. Mi hanno accusato a tutto tondo perché così sta bene a loro e fa notizia, non si capisce bene poi di cosa perché le contraddizioni di talune persone sono all’ordine del giorno se si va ad analizzare a fondo le situazioni e, comunque, bisogna saper garantire per tutti la presunzione di innocenza e non di colpevolezza perché strumentale e conseguentemente suscettibile di alterare le regole di funzionamento del vivere civile con lo sbattere sempre il “mostro” in prima pagina, quando poi il mostro non c’é se non nella fantasia di qualcuno. Hanno finito con un caso e ne continuano con un altro. Mi si vuol far entrare a forza nella storia di Anna Esposito solo perché si è detta la veritá. Veritá della quale molti peró non sanno dove sia di casa.
In riferimento a un mio coinvolgimento su alcuni casi di cronaca che hanno visto la nostra cittadina e la nostra regione agli onori delle pagine di giornali e di trasmissioni televisive, purtroppo si é trattata solamente di una montatura mediatica ad hoc per colpire il sottoscritto, in quanto io non solo non ho mai avuto a che fare con talune situazioni e non ero neppure a Potenza quando sono accaduti determinati fatti, come in questo periodo nel quale si scrive che sarei stato sentito di nuovo in Procura (anche se come persona informata sui fatti) ….mentre per altre – come la storia di Anna – sono stato fatto solo oggetto di accuse gratuite e senza fondamento, per mezzo di modalità diffamatorie con un attacco senza pari alla mia figura morale, ledendone la dignità e la reputazione con quella che è stata una campagna – continuata nel tempo sino ad oggi – violenta ed irresponsabile di insinuazioni, con il ricorso spregiudicato alla calunnia in un crescendo irrefrenabile di aggressioni solo ed unicamente mediatiche da parte di chi, con un disegno prestabilito e ben congegnato, ha pensato bene di spostare l’attenzione dei media con una grande manovra di disinformazione su di me.
La cosa che mi meraviglia in tutte queste storie (forse neppure tanto analizzando a fondo le questioni) é l’accanimento da parte di taluni familiari avallati dai soliti loro sodali, come nel caso Esposito, come se la morte della povera Anna alla fine fosse colpa mia e senza che loro abbiano valutato che invece loro stessi hanno delle responsabilitá non indifferenti, come di chi ora si vuol lavare e tacitare la propria coscienza. A me spiace che le persone che sembravano in un primo tempo aver instaurato un rapporto amicale invece si siano comportate decisamente in maniera diversa, come chi ad oggi non risulta essersi pentito ed essere invece scomunicato ipso facto per aver registrato una confessione sacramentale e quindi una persona che è esclusa dalla comunione dei fedeli ed è privato di tutti i diritti e i benefici derivanti dall’appartenenza alla Chiesa, la scomunica infatti è la più grave delle pene che possa essere comminata a un battezzato, una persona che persino il giorno della morte del padre del sottoscritto va a disturbare sempre con un registratore in tasca per carpire chissà quali informazioni. Come può – pertanto – un “personaggio” del genere ergersi a paladino di una giustizia che ha fatto il suo corso. Perché mettere sempre in mezzo il sottoscritto?. Forse perché il sottoscritto ha contribuito in più occasioni affinché fosse ristabilita la legalità dove c’era un palese malaffare e varie attività delinquenziali anche a livello internazionale e senza “suonare le trombe” come fanno alcuni e quindi era personaggio scomodo da eliminare? Pertanto tutto quanto posto in essere ed enfatizzato dai soliti “giornali e giornalisti”, risulta privo di fondamento e solo per colpire “chissà perché?” il sottoscritto, chi c’è dietro a tutto questo?. Ecco allora che molto lo si potrá capire appena uscirá il libro nel quale sono scritti fatti, vicende e situazioni non certo inventate – ma con dati di fatto alla mano – che svelano le loro bugie e si scoprirá che quanto detto e scritto in questi ultimi anni contro di me è stato stato fatto unicamente per depistare da quella che é la realtá, la veritá o le coperture di determinate situazioni: Colpevole d’innocenza: le “scomode” verità. Semplici riflessioni, sui casi Claps ed Esposito, nella testimonianza di un prete calunniato.

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