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CATANZARO – Sono entrati nella notte agendo con il favore delle tenebre, sicuri di non essere notati, così come del resto è accaduto.

 L’irruzione, l’ennesima – l’ultima si è verificata a febbraio scorso quando  i ladri hanno fatto irruzione nell’Ufficio Economato tentando di violare la cassaforte – nella sede dell’Azienda sanitaria provinciale. Secondo una prima ricostruzione chi è entrato negli uffici non avrebbe portato via nulla ma sicuramente cercava qualche documento considerata la mole di carta che è stata trovata a terra danneggiando tuttavia porte e cassetti di scrivania alla ricerca di quel qualcosa. 

 Al setaccio sarebbero state passate le stanze del direttore amministrativo dell’Asp, Giuseppe Pugliese che si occupa tra l’altro di bandi e delibere  e di Carmine dell’Isola, sindacalista nonché direttore del Servizio controllo interno che si occupa della verifica e del controllo, appunto, e delle valutazione dei centri di costo oltre che delle verifica della produttività delle singole Unità operative comprese quelle relative alle prestazioni professionali e della valutazione  delle attività ai fini della retribuzione delle indennità di risultato oltre che della produttività.

Dunque, al momento non un furto ma una vera e propria irruzione alla ricerca di qualche carta – non si esclude che dopo una verifica attenta (sul caso indagano i carabinieri del comando provinciale)  si scopra che qualche documento sia stato sottratto. Diverso da quello registrato a febbraio quando  ignoti  erano arriva negli Uffici Gestione Risorse Economiche e Finanziarie, ubicati nella sede della direzione generale dell’Azienda sanitaria provinciale di via Cortese, più che attrezzati, visto che hanno divelto tre porte di cui due blindate, praticato uno scasso di circa mezzo metro e un taglio rettangolare sulla parte frontale della cassaforte gestita dall’economo aziendale nella quale vengono custoditi assegni e contanti destinati agli acquisti quotidiani. Perfettamente coscienti di dove fosse ubicata la cassaforte. Fortunatamente anche in quell’occasione non si registrò alcun ammanco  ma solo i  i danni arrecati all’Asp,  comunque, rilevanti. 

Intanto puntuale le solidarietà. Esprime la «più ferma condanna verso chi tenta di disturbare e ostacolare con atti vili e meschini l’opera di risanamento che si sta conducendo con grande sforzo, determinazione e fermezza nell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro, oggi vittima di uno scassinamento ai danni degli uffici della direzione amministrativa» il presidente della CAmera di commercio   di Catanzaro, Paolo Abramo 

«A Giuseppe Pugliese, direttore amministrativo della struttura, a  Mario Catalano, direttore sanitario, e a  Gerardo Mancuso, direttore generale dell’Asp catanzarese, giunga il mio messaggio di ferma solidarietà personale e istituzionale, ma anche di incoraggiamento a perseverare in un’opera meritoria, che tenta di riportare la gestione sanitaria alla trasparenza e all’equilibrio finanziario, a beneficio della collettività tutta e disturbando, evidentemente, quanti prediligono operare nel torbido, dove per troppo tempo sono rimasti indisturbati».

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