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RAZIONALIZZAZIONE dei costi, efficentamento energetico e dotare i ragazzi di istituti al passo con i tempi.
Sono solo alcuni degli elementi fondanti della “scuola buona” in provincia di Potenza. Ma a differenza di quella nazionale che è tutta in divenire (e riguarda anche l’aspetto organizzativo), in questo caso si parla di opere fatte, che sono cioè, sotto gli occhi di tutti.
E non è poco. Gli enti locali e in particolar modo le Province, sempre alle prese con tagli, difficilmente possono programmare a medio termine per mancanza di fondi.
Invece l’ufficio “Edilizia e patrimonio” guidato dall’ingegnere Enrico Spera, grazie a un sapiente lavoro di programmazione supportato dai presidenti della Provincia che si sono succeduti negli ultimi anni – Piero Lacorazza e Nicola Valluzzi per interderci – e di intercettazione di fondi europei, è riuscito non solo a ristrutturare diversi istituti, ma anche a costruirne di nuovi con annesse palestre e laboratori.
Un lavoro costato più di 70 milioni di euro e che ha visto interessati una settantina di istituti sparsi su tutto il territorio provinciale su un totale di 84.
Niente male se si considera che la maggior parte di queste opere è coinciso con il taglio progressivo dei fondi dallo Stato alle province.

L’ultimo istituto ristrutturato in ordine di tempo e inaugurato venerdì scorso è stato l’istituto agrario di Lagopesole.
In quel contesto è stato presentato anche un video dove è ben visibile il lavoro fatto negli ultimi anni dall’ufficio “Patrimonio ed Edilizia”.
C’è un prima, ma soprattutto, c’è anche un dopo. Quello che era stato programmato, è stato realizzato.
Certo di lavoro ce n’è ancora da fare e i problemi sono sempre dietro l’angolo.
Ci sono sul territorio provinciale scuole che hanno bisogno di interventi, ma si può affermare che almeno la maggior parte sono state messe in sicurezza.
E poi, dato non trascurabile, la Provincia dal prossimo anno abbatterà ulteriormente i fitti attivi per quegli istituti che non hanno una sede.
Negli ultimi anni si è passati da 24 fitti ai due del prossimo anno. Da una spesa annua di circa 4.000.000 di euro all’anno si passerà ai 100.000 euro del prossimo anno scolastico.
Inoltre proprio questa settimana sarà approvato un piano di riorganizzazione degli edifici in dotazione dell’Ente. L’obiettivo è non solo nel risparmio, ma è anche dotare i ragazzi di scuole sicure ed energeticamente efficienti.
«Questa programmazione parte da lontano – ha spiegato il presidente della Provincia Nicola Valluzzi – E’ l’idea di una buona scuola che è frutto della fatica dell’azione quotidiana. Settantasette degli ottantaquattro istituti in capo all’Ente, sono energeticamente efficienti e sicure. Con i patti territoriali contiamo a breve di chiudere il cerchio in un periodo, lo voglio ricordare, in cui l’Ente è sottoposto a tagli e a un piano di riorganizzazione dovuto alla riforma Delrio».
Soddisfatto dei risultati anche l’attuale presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, ex presidente della Provincia che ha creduto nel progetto: “Scuole ecologiche in scuole sicure”. In un post pubblicato su Facebook esprime tutta la sua soddisfazione. “C’è un prima fatto di problemi da risolvere e c’è un dopo fatto di opere realizzate grazie all’impegno dell’amministrazione provinciale (che anche per questo mi onoro di aver presieduto), dei tecnici, di chi ha seguito le procedure amministrative, di chi concretamente ha realizzato gli interventi, ma anche delle persone che hanno rappresentato e che, oggi, rappresentano politicamente l’Ente”.
«Una squadra che ha funzionato, che dimostra che è possibile fare le cose. Anche nel tempo della crisi, anche con le difficoltà e la carenza di fondi. Un impegno che continua, – conclude Lacorazza – per quanto mi riguarda, nel diverso ruolo istituzionale che ricopro oggi, perché la scuola, l’istruzione, sono la vera priorità di chi ha a cuor il futuro della Basilicata. La scuola è buona, si può migliorare».

g.rosa@luedi.it

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