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SULLA EX SS7 per Miglionico (ora interessata da frane) mi fermo per rubare una suggestiva immagine del Castello che mi appare in tutta la sua semplice ma robusta essenza. Al cospetto di tanta imponenza, una piantina di tulipani gialli al ciglio della strada timidamente mi chiede anch’essa uno scatto per vivere al di là del suo inevitabile appassimento. La immortalo e proseguo arrivando alla grande piazza del Castello, l’attraverso per parcheggiare e mi accingo a visitarne il perimetro esterno,a partire dal lato sinistro dell’ingresso,a fianco dei contrafforti in pietra. Proseguendo,al secondo angolo che guarda all’ampia valle, due torri cilindriche affiancate, seguite da una a sezione quadrata ed un’altra ancora cilindrica. Fra le due, su una panchina, cinque giovani si intrattengono vivacemente. Uno lavora ad un Call Center, un altro è all’ultimo anno dell’IPSIA di Matera (oggi ,in questa splendida giornata di sole,ha marinato preferendo gli amici),uno è iscritto a Economia e Commercio,l’altro,Vincenzo Scolletta,quello più disponibile al dialogo,frequenta Scienze dei Materiali al’Università di Bari. Mi complimento con Vincenzo per la bella scelta e cominciamo a parlare del loro futuro. Mentre tutti si lamentano per la mancanza di opportunità di lavoro penso tra me e me allo sconfortante dato Istat sulla disoccupazione giovanile 2013 (Basilicata al 55% contro Friuli-Venezia Giulia al 25% e Bolzano al 13%,dati che non mi sembrano stemperati dalle “speranze” dell’ultimo rapporto Svimez,che per il 2015 a livello nazionale calcola il Pil in aumento di “ben” 0,1% !).Ma nonostante tutto li sprono a cercare di essere più intraprendenti e di scrollarsi di dosso alcuni luoghi comuni che frenano noi lucani ( si rifletta su quello che dice il grande Francis Ford Coppola). Dalla piazza comincio un interessante giro del paese di 2500 anime muovendo dall’interno del Castello nel quale c’è stata la famosa Congiura del Baroni. Sotto questo nome viene in realtà racchiusa tutta una serie di eventi che hanno fatto la storia del Meridione d’Italia a partire da due periodi che vanno dal 1459-62 al 1485-86. Questi due periodi in particolare vedono intrecciarsi trame fra i Baroni di origine militare, la Chiesa,la nuova classe emergente(la “borghesia loricata”), di origine mercantile-finanziera ed il re Ferdinando I ( Ferrante) che voleva consolidare il proprio potere( aveva giurisdizione diretta su un centinaio solo fra i 1550 centri abitati del Regno di Napoli) a discapito di quello dei Baroni. I quali recalcitravano in verità anche contro la “riforma organica dello Stato” imposta dal re. Consiglio vivamente la lettura di quanto si può trovare alla voce Congiura dei Baroni,per scoprire assonanze con i tempi attuali. Ma tornando al mio breve giro,dopo una sosta per visitare la corte del castello ,le sue scalinate,il vecchio pozzo ed il terrazzo panoramico,attraverso la piazza ,lascio il monumento ai caduti e la chiesa del Purgatorio sulla destra per girare tutt’intorno a via Piazza Popolo passando davanti alla Chiesa Madre con la sua bella facciata. Lascio anche un gattino nero dal musetto bianco che una ragazza,sull’uscio di un antico palazzo adiacente alla chiesa del purgatorio, sta chiamando col tipico verso che si fa in questi casi. Ma il gattino non ne ha voglia e non risponde neppure ai miei,di versi. In vicolo II piazza Popolo una signora curiosa mi vede intento a fotografare e mi chiede solo con lo sguardo cosa ci faccio lì. Le spiego che voglio scrivere sul Quotidiano del Sud un pezzo su Miglionico e mi fa: mia figlia si è appena laureata in Scienze delle Comunicazioni, potete farla lavorare? Glisso imbarazzato pensando alla drammatica situazione dei giovani in Basilicata e riparto.

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