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TRENITALIA dice poco sulla questione ritardi in Basilicata. per ché questa regione ha un problema cronico. E ne sanno qualcosa i pendolari della linea Potenza Foggia, che oltretutto si sono riuniti in un gruppo dove puntualmente, è proprio il caso di dirlo, testimoniano in prima persona ritardi, omissioni, problemi, stato delle stazioni. Tutto questo regolarmente documentato con tanto di analisi dello status dei treni e motivazioni sui ritardi.
Tutte cose che, ovviamente scatenano discussioni accese.
Quello che ne esce fuori da questo lavoro collettivo fatto dai diretti interessati è una regione cronicamente in ritardo sulla questione ferroviaria. Da questo punto di vista le uscite dell’assessore Berlinguer sono pienamente giustificate, visto che l’obiettivo per il 2014 stando all’accordo di Trenitalia era quello di raggiungere un glorioso 90% di puntualità sui treni che attraversano la Basilicata.
Sul piano puramente statistico non sappiamo se questo obiettivo sia stato raggiunto, c’è però da tenere presente come in questi primi 2 mesi del 2015 le cose, sulla linea Potenza-Foggia, la famosa linea che dovrebbe essere aggiornata e ristrutturata, non sono andate proprio benissimo.
Partiamo proprio dal 2 gennaio 2015, con la segnalazione del treno che da Foggia arriva a Potenza Centrale con partenza alle 6 e 25. Un guasto tecnico lo blocca alla partenza, il ritardo risulterà “indeterminato”.
Tredici gennaio: treno 3502, quello che da Potenza arriva a Foggia. La giornata inizia con 28 minuti di ritardo a causa di un treno fermo sui binari a Rionero in Vulture. Poi il recupero e l’arrivo a Foggia con solo quattro minuti di ritardo.
E ancora il 14 gennaio. Stavolta ad accumulare ritardi, 38 per la precisione, è il numero 12565 che da Foggia parte alle 5 e 31 del mattino.
La ragione del lungo stop è una rottura del locomotore che ha richiesto la sostituzione dell’intera macchina. Lo stesso giorno il mezzo previsto in partenza alle 7 e 32 da Rionero non arrivò mai. Prima segnalato il ritardo, poi direttamente messo in strada l’autobus sostitutivo. Anche questa volta è colpa di un treno fermo a Barile, e c’è chi ha segnalato 57 minuti di attesa a Forenza.
I giorni vanno avanti, il 23 gennaio la questione diventa spinosa: il 3502 ha 35 minuti di ritardo. Il 3501 ne porta 91 di minuti, 58 il regionale 12565. Tutti treni regionali che trasportano soprattutto pendolari, visto che viaggiano la mattina presto. La causa stavolta è da imputare al maltempo che ha creato un un guasto al passaggio a livello tra Candela e Rocchetta. I ritardi si sono accumulati fino alle 10 del mattino. Solo a quell’ora Trenitalia è riuscita a ripristinare la linea.
Andiamo avanti. 26 gennaio: il regionale 3501 accumula un ritardo di 50 minuti, le ragioni non sono chiare. Il 4 gennaio l’ex sindaco di potenza Vito Santarsiero pubblica il rapporto di Trenitalia che registra un «leggero miglioramento» della puntualità degli Intercity. Il problema, però, sta tutto sui vecchi treni diesel regionali. Un giorno dopo l’annuncio, il cinque febbraio, il treno 3507 Foggia-Potenza accumula 30 minuti di ritardo.
Il 12 febbraio invece spunta il racconto, a tratti spassoso, di Giuseppe Ceraldi. «Treno 3541 delle 18,25 da Foggia. Ecco appunto: avevo inviato un sms alla mia famiglia per avvisarli della partenza, sperando appunto che procedesse tutto regolarmente. Manco scritto, partiti in ritardo.
Da indiscrezioni si apprendo che a Candela c’era il treno fermo (sicuramente per problemi tecnici) che stava aspettando il locomotore. Ufficialmente – ed è vero – attendiamo due viaggiatori in arrivo con la Freccia Bianca da Bologna. Da più di 5 minuti fermi nel nulla dopo che, a seguito di una brusca frenata, si sono spenti i motori. Intanto nessuno ci dice alcunché». E ancora: «Assurdo! Treno 3514. Non siamo ancora a Cervaro e l’altoparlante annuncia che “siamo in arrivo a Foggia. Termine corsa del treno”».
Il regionale 3507 arriva con 24 minuti di ritardo a causa della rottura del mezzo precedente. E poi ci sono gli ultimi due clamorosi ritardi che hanno scatenato la sollevazione di Berlinguer.
E questi sono soltanto gli ultimi due mesi di viaggio su una sola linea che attraversa la Basilicata.
Linea continuamente interrotta soprattutto per due ragioni: il maltempo che genera guasti sulla linea e mezzi ormai vecchi che oltre a perdere colpi si rompono facilmente. A scadenza quasi settimanale. E’ ovvio che la richiesta di nuove motrici, così come sottoscritte nel contratto a questo punto diventa fondamentale per ripristinare un po’ di serenità tra i viaggiatori, sempre più esasperati nella speranza che qualcosa cambi. Il problema sta, come già detto, nei 27 milioni del 2014 che l’azienda avrebbe anticipato alla Basilicata. ma se la situazione è questa forse è necessario un intervento immediato anche da parte di Trenitalia, che comunque ha a che fare con i suoi stessi abbonati.

v.panettieri@luedi.it

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