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«LA tradizione enogastronomica lucana», ci racconta Edoardo Raspelli, «è una perla che in molti devono ancora scoprire, sia all’interno dei confini nazionali che all’estero. E per far questo occorre una perfetta sinergia tra i produttori e i ristoratori perché facciano rete e valorizzino insieme le eccellenze agroalimentari della Basilicata. In fondo è una regione unica che sintetizza in modo straordinario panorami e gastronomie diverse: quelle dei due mari, Ionio e Tirreno, e naturalmente quelle della montagna con le sue peculiarità».

Raspelli, uno dei più celebri esperti di gusto in Italia, oggi conduttore del programma domenicale Melaverde su Canale 5, ama definirsi “cronista di gastronomia” e per il panorama italiano è un pezzo di storia: è stato il primo responsabile della pagina dei ristoranti del Gambero Rosso quando era ancora un supplemento del quotidiano Il Manifesto.
Negli anni, poi, ha curato la Guida dei Ristoranti d’Italia dell’Espresso dal 1996 e il 2001 e recensisce ogni giovedi ristoranti e alberghi di tutta Italia su La Stampa, andando alla scoperta delle località e della cultura attraverso le tipicità regionali della penisola.

È un grande intenditore di buona cucina, tradizioni e territori enogastronomici e a ne abbiamo approfittato per chiedergli di raccontarci la «sua» Basilicata, i suoi sapori e i suoi profumi.

Per vivendo nel territorio milanese, Raspelli da oltre trent’anni respira un po’ di Basilicata sul pianerottolo, perché i suoi vicini di casa sono lucani, di Melfi.
È la prima cosa che ci racconta -abbastanza divertito- all’inizio della conversazione. «Spesso», esordisce con entusiasmo, «quando suona il campanello di casa mia, apro la porta ed è la mia vicina che con un sorriso mi omaggia di specialità lucane a me davvero gradite. Calzoncelli appena fatti, preparati con il mosto cotto e la frutta secca e mozzarella avvolta negli asfodeli».

La Basilicata è nel cuore del conduttore di Melaverde. Lo scorso anno ha infatti festeggiato proprio a Matera i 35 anni di matrimonio insieme alla moglie e, come ci dice, ama sempre tornare per vivere la «bellezza, il fascino dei luoghi isolati e ricchi di antica umanità», attraversare i paesini all’interno del territorio lucano e incontrare la genuinità della sua gente.

«L’immagine che ho della Basilicata è fatta da campagna, ampi spazi verdi incontaminati, ovini e capre al pascolo. Natura da scoprire», racconta. «Ma non solo. Aperture sul mare, il piccolo affacciare sullo Ionio e poi sul Tirreno, e naturalmente montagne, colline e parchi naturali».

Dei suoi viaggi in Basilicata, ricorda tre ristoranti. Il primo è La Locanda del Palazzo che oggi non esiste più, poi cita Il Becco della Civetta immerso nelle dolomiti lucane di Castelmezzano e infine L’Antica Osteria Marconi a Potenza. Ristoranti che Raspelli definisce dei «gioielli» dove poter mangiare e apprezzare tutta la tradizione gastronomica del territorio lucano.

Oggi però manca qualcosa alla cucina e alla comunicazione del gusto delle nostre terre. Soprattutto la capacità di farsi conoscere e apprezzare fuori dai confini regionali e dai territori limitrofi pugliesi e campani, che ci conoscono bene. Ed è per questo che lo stesso Raspelli ha suggerito di organizzare durante l’anno delle settimane della gastronomia lucana, facendo dei gemellaggi con il Nord Italia: «Produttori, ristoratori e chef lucani potrebbero ritrovarsi insieme in località del Nord Italia per far conoscere la propria tradizione e le proprie ricette » dice.

«Sarebbe bello e utile portare sulle tavole italiane i peperoni cruschi, gli strascinati, la salsiccia, il baccalà, i formaggi, gli asparagi selvaggi e i funghi cardoncelli, abbinandoli ai vini di Rionero e del Vulture, unici nel loro genere».

La parola d’ordine è quindi sinergia tra gli operatori dell’agroalimentare e della ristorazione. Tutti uniti per fare sistema e cogliere al meglio l’opportunità di EXPO 2015, senza dimenticare Matera Capitale della Cultura Europea 2019, che sarà anche un’importante vetrina delle tradizioni enogastronomiche della regione e un volano per la valorizzazione di tutto il territorio e le eccellenze dei suoi sapori.

@Carla_Trigilia

 

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