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«Il vino calabrese è cresciuto, e molto. Ora devono arrivare i riconoscimenti che merita. Ecco perchè la presenza delle nostre aziende al Vinitaly, mai come stavolta tanto numerosa, compatta e qualificata, rappresenta l’occasione più propizia per farsi apprezzare e per lanciare la sfida del gusto e dell’eccellenza del made in Calabria».
Grande soddisfazione è stata espressa dal capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Luigi Fedele, dopo aver visitato gli stand dei produttori calabresi presenti alla più importante vetrina del panorama enologico mondiale.
«E’ un Vinitaly – ha aggiunto – con due significative novità quest’anno: quella rappresentata dalla ritrovata unità del mondo del vino calabrese suggellata dallo straordinario spazio espositivo collettivo curato dalla Regione e da Unioncamere, per il quale gli assessori Michele Trematerra e Antonio Caridi si sono impegnati con risultati estremamente positivi.
E l’altra novità è la nutrita ‘batteria’ di aziende schierate dalla Calabria: una presenza così qualificata da confermare pienamente il risveglio di una regione per troppo tempo considerata la ‘bella addormentatà del vino italiano».
Fedele ha visitato gli stand della grande area espositiva nel Padiglione 7B del quartiere fieristico scaligero e quelli del Sol, il salone degli extravergini e dell’Agrifood nel padiglione C, ma anche gli spazi espositivi che singole aziende hanno allestito in proprio.
Calabria protagonista dunque, al 45/mo Vinitaly di Verona e Fedele ha sottolineato anche l’attenzione del Consiglio regionale verso quest’evento: «Il lavoro prezioso – ha detto ancora Fedele – che molti nostri produttori hanno compiuto nelle vigne e nelle cantine per migliorare la qualità della produzione calabrese deve essere meglio conosciuto; la straordinaria riscoperta di preziosi vitigni autoctoni presenti in Calabria come in pochissime altre zone del mondo viene coniugata felicemente con le tecniche più moderne e con una nuova mentalità imprenditoriale: tutto questo può essere garanzia di un autentico rinascimento vinicolo per la riconquista di nuovi mercati e nuovi consumatori».

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