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Dopo il procuratore di Napoli Giovanni Colangelo e il sostituto della Direzione Nazionale Antimafia Cesare Sirignano, la camorra ha minacciato anche il pm antimafia partenopeo Alessandro D’Alessio.
    In un’intercettazione ambientale dello scorso mese di marzo vengono registrate le parole di due componenti della famiglia del boss di Mondragone (Caserta), Augusto La Torre, di volere uccidere il magistrato.
    Le parole sono state pronunciate nel carcere di massima sicurezza piemontese da una donna del clan e da suo nipote. I due maledicono il magistrato e si chiedono il perché del suo accanimento contro la loro famiglia. L’intercettazione fa parte di una inchiesta della Procura della Repubblica di Roma.
    Tutto sarebbe riconducibile alla volontà da parte di alcuni componenti della camorra casalese di far risorgere il gruppo di La Torre, il boss laureato in psicologia che in passato ha minacciato anche Raffaele Cantone.

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