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Èil 25 febbraio 1938, il tempo di «Vittorio Emanuele Terzo, per grazia di Dio e per volontà della Nazione, Re d’Italia e Imperatore di Etiopia». Davanti a Domenico Parisi, notaio in Cariati, si costituiscono i fratelli Salvatore, Luigi, Giuseppe, Pasquale e Francesco Aurea, possidenti di origine longobucchese, per procedere alla divisione amichevole di un fondo rustico di circa 300 ettari, denominato Case Pipino, di natura “pascolativo, seminativo e cespuglioso”, ereditato dai genitori e sito in agro di Scala Coeli, ridente paese presilano della provincia di Cosenza.

 

 

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