X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

CATANZARO – L’emergenza rifiuti non allenta la sua morsa e continua ad attanagliare l’intero territorio calabrese. La situazione, tra l’altro non sembra migliorare visto che il sindaco di Pianopoli, Giancarlo Cuda, ha annunciato che «per la riapertura della discarica se ne parla la settimana prossima. Purtroppo siamo al punto di partenza – ha aggiunto – ed allo stato attuale non è cambiato nulla. Dopo l’incontro avuto a Catanzaro con i sindaci eravamo tutti molto fiduciosi e poi c’è stata la sorpresa con il prosieguo della chiusura della discarica. C’è una pessima organizzazione e mancano notizie certe. Da stamane – ha aggiunto Cuda – ho ricevuto decine di telefonate di colleghi sindaci che non sanno cosa sta succedendo e non hanno notizie sulla situazione. Questo dimostra che viviamo nell’incertezza più totale quando invece ci dovrebbe essere una organizzazione capace di far fronte ad una situazione così difficile. La Regione e l’assessore Pugliano non riescono a dare indicazioni precise e la situazione getta tutti nello sconforto più totale».

 
LE SOLUZIONI TAMPONE ADOTTATE A REGGIO CALABRIA E CATANZARO  

    

TROPPI RIFIUTI VICINO ALLA SCUOLA, I GENITORI RITIRANO I BAMBINI. E mentre da Pianopoli le notizie che giungono non sono incoraggianti con il rinvio della riapertura della discarica di Lamezia a Rossnao la presenza di un cumulo di rifiuti accanto al portone della scuola elementare ha provocato la protesta dei genitori dei bambini che hanno deciso di riportare i ragazzi a casa. Alcuni genitori hanno incontrato il vicesindaco, Guglielmo Caputo, che ha garantito il suo intervento. 
 
«IL BASSO JONIO SEMBRA UN CAMPO DI CONCENTRAMENTO». La drammatica situazione della gestione del ciclo dei rifiuti in Calabria, poi, porta anche ad alimentare oltremodo le preoccupazioni dei sindaci del territorio con particolare riferimento a quelli della provincia cosentina. Da parte sua il primo cittadino di Campana, Pasquale Manfredi, è arrivato a dipingere l’intero basso jonio alla stregua di un vero e proprio campo di concentramento: «Il territorio è ormai invaso dalla spazzatura – ha dichiarato – la situazione è drammatica ed al collasso. Il Basso Jonio sembra un campo di concentramento. La Regione Calabria resta assente e priva di capacità progettuale. I sindaci facciano quadrato e reagiscano». Manfredi punta il dito contro la Giunta regionale che «anzichè trovare inutili soluzioni tampone, evitando tragicomicamente di arrampicarsi sugli specchi della solita invocata necessità di riaprire nuove discariche private, dovrebbe guardare a quanto fatto in altre regioni virtuose e concordare con gli enti locali un programma serio di uscita definitiva dall’emergenza, a medio e lungo termine. Bisogna capire quello che si vuole fare – dice –  La Regione in questi anni è stata assente e continua ad esserlo. Le uniche soluzioni, ancora una volta, sembrano quelle di aprire ulteriori discariche ovunque. Sembra quasi una sottile e sotterranea volontà – precisa Manfredi – di voler restare, di fatto, in costante emergenza. A chi e perchè conviene, altrimenti, questa situazione? A qualcuno forse sì, visto che poi siamo costretti a prendere atto di autorizzazioni per discariche (come è già accaduto) non conformi a nome italiane e comunitarie. Noi restiamo contrari alla non soluzione delle discariche e lo ribadiamo a chiare lettere»
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE