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di PIERO QUARTO
“LA Bruna deve e può diventare sempre di più un’attrattore turistico per la città. E’ un processo in corso su cui stiamo lavorando e che sta cominciando a dare dei frutti”. Leo Montemurro segretario regionale della Cna parla al “Quotidiano” della Festa del 2 Luglio nell’ottica di una crescita complessiva e di uno sviluppo importante per la città ma anche nell’ottica di un patrimonio di conoscenze che soprattutto per gli artigiani è opportuno possa essere tramandato ed irrobustito sempre di più. 
In questo ottica Montemurro ricorda la ripartenza, proprio in questi mesi, dell’idea di rimettere a nuovo con un progetto ampio, articolato ed ambizioso la cosiddetta Fabbrica del Carro permettendo la creazione di veri e propri laboratori per imparare la cartapesta ed un’attività che duri non solo pochi mesi ma un anno intero. 
Contemporaneamente ci sarà anche l’istituzione di una sorta di vero e proprio Museo del 2 Luglio che possa mostrare il lavoro e le sue evoluzioni che sono state fatte e collegate con il Carro della Bruna. 
“Sono obiettivi importanti che questa volta speriamo di poter perseguire, so che ci sono 600.000 disponibili nell’ambito dei Fondi di Coesione e Sviluppo che la Regione dovrà mettere, sta mettendo, nelle disponibilità del Comune. 
In questo senso esiste già un progetto preliminare di intervento consegnato alla Regione, con la disponibilità dei fondi si potrà avviare il progetto esecutivo e poi i relativi lavori. 
Se tutto questo, come è auspicabile, avverrà nel giro di qualche mese ed allora potremo pensare l’anno prossimo ancora ad una situazione provvisoria e poi dal 2015 avere finalmente questa nuova Fabbrica del Carro che sarebbe comunque un risultato molto importante per il settore e la città. 
Noi pensiamo di poter gestire, insieme con la Fondazione Monacelle, l’avvio di una serie di attività corsuali per residente. 
Delle vere e proprie scuole di cartapesta, di arti e di mestieri nel complesso delle Monacelle almeno finchè non sarà disponibile la Fabbrica del Carro. 
E’ chiaro che poi immaginiamo anche la possibilità che i turisti accedano a questi corsi da tenere in pochi giorni sotto forma di seminari per insegnare ed allargare il più possibile la chance di imparare la cartapesta”. 
Un’idea ed un progetto ambizioso che permetterebbe di fatto di poter mettere a frutto un’abilità ed una professionalità che si è tramandata nel tempo e di cui Matera può andare, ovviamente, ben fiera. 
Parallelamente c’è poi anche la questione del ruolo, nel contesto di valorizzazione e sviluppo della città oltre che dell’arte della cartapesta, della Festa del 2 Luglio. Montemurro ammette che l’evento non riscuote “la stessa partecipazione che in un arco ridotto di tempo è possibile ritrovare a Pasquetta o in altre feste conosciute” ma anche sotto questo profilo i progressi sono in atto. 
“Oramai il cartellone delle proposte legate al cosiddetto turismo religioso si è andata allargando, a Natale con il Presepe, a Pasqua con la Mater Sacra e la festa della Bruna non è più solo una festa dei materani e di coloro che vivono nelle zone limitrofe. 
C’è sempre più gente che viene a Matera e fa coincidere la propria visita con il 2 Luglio proprio per poter vedere la particolarità che questa festa, tra l’altro si sviluppa lungo quasi un’intera giornata, può tramutare nella gente.
Il messaggio promozionale in questo senso” conclude Leo Montemurro, “sta funzionando e si stanno facendo dei notevoli passi in avanti per portare anche sotto il profilo turistico la Bruna ad essere elemento trainante. La gente che viene per la Bruna da fuori è sempre maggiore”. Un altro segnale che racchiude l’importanza della festa anche per promuovere le bellezze della città all’estero e in tutta Italia come da alcuni anni a questa parte si riesce a fare in maniera ancora più attenta e capillare.

MATERA – La Bruna deve e può diventare sempre di più un’attrattore turistico per la città. E’ un processo in corso su cui stiamo lavorando e che sta cominciando a dare dei frutti”. Leo Montemurro segretario regionale della Cna parla al “Quotidiano” della Festa del 2 Luglio nell’ottica di una crescita complessiva e di uno sviluppo importante per la città ma anche nell’ottica di un patrimonio di conoscenze che soprattutto per gli artigiani è opportuno possa essere tramandato ed irrobustito sempre di più. In questo ottica Montemurro ricorda la ripartenza, proprio in questi mesi, dell’idea di rimettere a nuovo con un progetto ampio, articolato ed ambizioso la cosiddetta Fabbrica del Carro permettendo la creazione di veri e propri laboratori per imparare la cartapesta ed un’attività che duri non solo pochi mesi ma un anno intero. 

 

Contemporaneamente ci sarà anche l’istituzione di una sorta di vero e proprio Museo del 2 Luglio che possa mostrare il lavoro e le sue evoluzioni che sono state fatte e collegate con il Carro della Bruna. “Sono obiettivi importanti che questa volta speriamo di poter perseguire, so che ci sono 600.000 disponibili nell’ambito dei Fondi di Coesione e Sviluppo che la Regione dovrà mettere, sta mettendo, nelle disponibilità del Comune. In questo senso esiste già un progetto preliminare di intervento consegnato alla Regione, con la disponibilità dei fondi si potrà avviare il progetto esecutivo e poi i relativi lavori. Se tutto questo, come è auspicabile, avverrà nel giro di qualche mese ed allora potremo pensare l’anno prossimo ancora ad una situazione provvisoria e poi dal 2015 avere finalmente questa nuova Fabbrica del Carro che sarebbe comunque un risultato molto importante per il settore e la città. Noi pensiamo di poter gestire, insieme con la Fondazione Monacelle, l’avvio di una serie di attività corsuali per residente. Delle vere e proprie scuole di cartapesta, di arti e di mestieri nel complesso delle Monacelle almeno finchè non sarà disponibile la Fabbrica del Carro. E’ chiaro che poi immaginiamo anche la possibilità che i turisti accedano a questi corsi da tenere in pochi giorni sotto forma di seminari per insegnare ed allargare il più possibile la chance di imparare la cartapesta”. Un’idea ed un progetto ambizioso che permetterebbe di fatto di poter mettere a frutto un’abilità ed una professionalità che si è tramandata nel tempo e di cui Matera può andare, ovviamente, ben fiera. Parallelamente c’è poi anche la questione del ruolo, nel contesto di valorizzazione e sviluppo della città oltre che dell’arte della cartapesta, della Festa del 2 Luglio. 

Montemurro ammette che l’evento non riscuote “la stessa partecipazione che in un arco ridotto di tempo è possibile ritrovare a Pasquetta o in altre feste conosciute” ma anche sotto questo profilo i progressi sono in atto. “Oramai il cartellone delle proposte legate al cosiddetto turismo religioso si è andata allargando, a Natale con il Presepe, a Pasqua con la Mater Sacra e la festa della Bruna non è più solo una festa dei materani e di coloro che vivono nelle zone limitrofe. C’è sempre più gente che viene a Matera e fa coincidere la propria visita con il 2 Luglio proprio per poter vedere la particolarità che questa festa, tra l’altro si sviluppa lungo quasi un’intera giornata, può tramutare nella gente.Il messaggio promozionale in questo senso” conclude Leo Montemurro, “sta funzionando e si stanno facendo dei notevoli passi in avanti per portare anche sotto il profilo turistico la Bruna ad essere elemento trainante. La gente che viene per la Bruna da fuori è sempre maggiore”. Un altro segnale che racchiude l’importanza della festa anche per promuovere le bellezze della città all’estero e in tutta Italia come da alcuni anni a questa parte si riesce a fare in maniera ancora più attenta e capillare.

p.quarto@luedi.it

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