X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

POTENZA – I piani della Fiat per lo stabilimento di Melfi sono chiari. Nel 2014 ci sarà l’introduzione di due nuovi modelli: un Suv Jeep di medie dimensioni e la 500X. A comunicarlo è stato il reggente della Fim Cisl Basilicata, Leonardo Burmo, all’agenzia Reuters a margine dell’assemblea nazionale dei delegati Fim del gruppo Fiat. «Siamo in linea con il calendario che la società si era prefissata per la ristrutturazione. La produzione della jeep dovrebbe partire a primavera 2014, la 500X a inizio autunno del prossimo anno».

Lo stabilimento in cui viene tutt’ora realizzata la Punto funziona a circa il 50 per cento della sua capacità produttiva con la cassa integrazione straordinaria a rotazione e metà circa della forza lavoro presente ogni giorno. «Mentre i grandi gruppi europei chiudono le fabbriche per ridurre la capacità in eccesso – aggiunge Burmo – Fiat mette i soldi per ristrutturare gli impianti per la produzione di 17 nuovi modelli da lanciare nei prossimi tre anni, in particolare per il mercato estero. È uno sforzo industriale di tutto rispetto – conclude il reggente della Fim lucana – che non si sarebbe potuto realizzare senza le coraggiose intese firmate in questi anni dalla Fim, mentre pezzi di sindacato e di politica facevano del catastrofismo demagogico a reti unificate un giorno sì e l’altro pure».

È anche vero chela Fiat Sata di Melfi è ferma dal 7 ottobre e lo sarà fino al 20 per nuovi lavori di ristrutturazione delle linee produttive. Nello stabilimento si stanno adattando le linee alla produzione dei nuovi modelli ma il fermo produttivo «rappresenta anche una continuazione della difficile fase congiunturale del settore automotive», spiega la Uilm.

«La fine del 2013 e l’inizio del 2014 – sottolinea l’organizzazione – si ripresentano complicati per i lavoratori, da un lato per la batosta per tutti coloro che possiedono o che vogliono acquistare un auto, è infatti doppia: lìiva è aumentata e, per procrastinare di pochi mesi l’evento, si è pensato tanto per cambiare di aumentare sin da subito le accise sui carburanti. Tutto questo a fronte di una perdita del mercato delle immatricolazioni che ad oggi sfiora il -17% rispetto al mese di settembre del 2012».

E sempre per quanto riguarda la vicenda della Sata di Melfi si è conclusa «positivamente la vertenza degli oltre 80 lavoratori della Coges, impegnati nelle opere di adeguamento delle strutture del reparto montaggio dello stabilimento: grazie alla disponibilità dell’azienda tutti i lavoratori, nella giornata di ieri, hanno ricevuto il totale delle mensilità arretrate con l’impegno, per i prossimi giorni, di accantonare le quote di Cassa edile».

A renderlo noto è stata la Fillea-Cgil di Potenza, che si augura «che nei prossimi giorni possano riprendere a regime le lavorazioni, con tutte le maestranze impegnate, per far si che i lavori vengano ultimati nei tempi previsti».

Stando quindi a quanto dichiarato ieri la timeline dei lavori dovrebbe procedere come previsto con la nuova produzione prevista nel 2014. Non è mancata la polemica sulle proteste della Fiom e di altri sindacati, simbolo del conflitto all’interno dello stabilimento Sata della Fiat di Melfi. battaglia che va avanti da lungo tempo tra le varie sigle sindacali.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE