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COSENZA – E’ stato legato ed imbavagliato quando era ancora vivo ed ucciso con colpi alla testa inferti con un corpo contundente. È morto così, secondo quanto emerso dall’autopsia fatta oggi, Renato Chiurco, l’insegnante in pensione di 72 anni il cui cadavere è stato trovato smembrato ed i resti sistemati in otto scatoloni in casa sua. Ulteriori accertamenti seguiranno a questa prima fase medico legale, soprattutto per stabilire l’esatta data della morte. Per l’omicidio e l’occultamento del cadavere è stata arrestata la figlia, Stefania, di 38 anni, studentessa universitaria.
Dopo l’interrogatorio effettuato dal pm e dai carabinieri, la giovane aveva ammesso di avere fatto a pezzi il corpo del padre, ma solo dopo che aveva trovato il cadavere già sezionato nascosto in due sacchi lasciati davanti alla porta della sua abitazione. Stefania Chiurco ha raccontato in quella sede che con il padre i rapporti erano buoni. Quindi ha riferito che la sera del 27 dicembre scorso l’uomo è uscito e non ha fatto ritorno a casa per la notte. La mattina successiva, ha raccontato ancora Stefania Chiurco, uscendo di casa ha trovato due sacchi contenenti il corpo diviso in due del padre e per paura di essere coinvolta, ha deciso di portare i sacchi in casa e sezionare ulteriormente il corpo, racchiudendo i resti in sacchi con la calce e sistemandoli negli scatoloni. Una tesi che non troverebbe piena conferma nll’esame autoptico, dove si evidenziano una serie di azioni prima dell’omicidio.

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