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VIBO VALENTIA – Assolta in primo e secondo grado dall’accusa di associazione mafiosa chiede ed ottiene il risarcimento per la detenzione in violazione dei diritti umani. Lei è Rosetta Lopreiato, moglie del boss Leone Soriano a cui lo Stato dovrà versare circa 1.800 euro, l’equivalente di 8 euro per ognuno dei 229 giorni trascorsi in cella nel carcere di Reggio Calabria. 

La domanda di risarcimento era stata presentata dal legale di fiducia della donna, l’avvocato Diego Brancia, all’esito del verdetto assolutorio pronunciato lo scorso maggio nei confronti della sia cliente dalla Corte d’Appello di Catanzaro. Verdetto che, invece, aveva visto la condanna degli altri presunti esponenti della consorteria criminale, tra cui anche il marito della Lopreiato, ritenuto il vertice della stessa. 

Nella domanda si chiedeva la condanna del Ministero della Giustizia per la detenzione patita nel penitenziario femminile “Panzera” dove la ricorrente era stata reclusa in una cella le cui misure erano inferiori a quelle stabilite dalla normativa italiana. La sentenza è stata pronunciata dal Tribunale di Catanzaro lo scorso 3 luglio.

 

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