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LA LEGA in piazza a Bologna con Forza Italia e Fratelli d’Italia, tra fischi a Berlusconi e scontri tra antagonisti e polizia. È stata una domenica in cui la politica non ha “parlato”, come spesso accade, dagli schermi dei talk show ma dai palchi dei comizi. Salvini ha ribadito la propria leadership e sulla manifestazione di ieri tutti i quotidiano propongono un’ampia apertura con articoli di analisi e retroscena: Repubblica approfondisce lo scenario della nuova destra il cui asse si sposta verso posizioni sempre meno moderate, parlando de «La marcia forzata dei lega-forzisti» (questa l’analisi del politologo Ilvo Diamanti nella sua rubrica del lunedì “Mappe”) e di una «destra incattivita senza più moderati», come scrive Piero Ignazi.

Come ogni lunedì non manca un titolo sul campionato (l’Inter vince di misura a Torino contro i granata e resta in testa con la Fiorentina, mentre la Roma si aggiudica il “derby delle curve vuote” e si segnala anche la vittoria della Juventus), ma per una volta il motociclismo ha più visibilità con il caso Valentino Rossi: a Valencia arriva quarto ma non basta, e fioccano le polemiche su un «complotto» (o «biscottone») che avrebbe visto Marquez favorire il traguardo di Lorenzo.   

Anche il Messaggero punta sulla politica e riporta le previsioni del leader del Carroccio («Uniti vinceremo con il 40%») ma approfondisce anche i temi della Legge di stabilità con un interessante focus dedicato agli ospedali in rosso. Il Giornale parla di «centomila persone nel cuore rosso di Bologna», «E ora la lista unica» titola invece Libero, che però apre con le confessioni dell’ex pm Ingroia sulle telefonate di Napolitano: «Sulla trattativa Stato-mafia sono stato sconfitto ma scriverò un romanzo per divulgare le intercettazioni dell’ex presidente della Repubblica. Le Procure? Un muro di gomma».

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