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LA BASILICATA riesce a strappare al Governo l’inserimento della pista Mattei nel piano nazionale degli aeroporti. E’ il risultato della conferenza Stato-Regioni di ieri. Per ora si tratta soltanto dell’inserimento di un emendamento all’interno del Dpr che sarà approvato a breve. «Il Ministero delle Infrastrutture e trasporti favorisce ogni azione – si legge – a salvaguardia delle regioni in cui non esistono aeroporti, al fine di conseguire l’ottimizzazione delle connessioni intermodali con gli aeroporti più vicini nonché di consentire alle stesse, in presenza dei necessari presupposti, l’applicazione delle disposizioni di cui al comma 9 durante tutto il periodo di vigenza del presente decreto».
Il comma 9 in pratica consente a chi non è oggi inserito nel novero degli aeroporti di interesse nazionale di entrare appena maturati i requisiti, oppure entrarvi in quanto aeroporto che garantisce la continuità territoriale con le regioni svantaggiate o con scarso collegamento ferroviario.
In poche parole: se si riuscirà a convertire la pista Mattei in aeroporto vero e proprio «cosa che i Governi regionale – ha detto l’assessore regionale Berlinguer – provinciale, l’amministrazione comunale di Pisticci ed anche l’Asi Matera sono determinati a fare» ci si potrebbe candidare ad aeroporto di interesse nazionale e quindi godere della contribuzione statale per quanto attiene i servizi essenziali per operare.
Largo spazio anche nell’action plan, documento che individua le politiche sottese al DpR ed include un paragrafo dedicato alla mobilità turistica, nel quale si fa espresso riferimento a Matera capitale europea della cultura 2019 ed all’esigenza di dotare il relativo territorio delle infrastrutture necessarie a cogliere appieno questa sfida.
«Sono molto soddisfatto per un lavoro che abbiamo svolto con pazienza e determinazione, senza perderci d’animo anche quando la strada è divenuta impervia» ha detto l’assessore Berlinguer. «Non che ora tutto sia facile ma almeno siamo in carreggiata. Potremo entrare nel novero degli scali di interesse nazionale appena avremo i requisiti».
Ed infatti, se su Pisticci venissero convogliati oneri di servizio pubblico, si potrebbe invocare la continuità territoriale come percorso agevolato per divenire aeroporto di interesse nazionale. Ma prima viene l’adeguamento infrastrutturale ed anche l’avvio di una operatività di trasporto pubblico che possa cominciare a far funzionare a dovere lo scalo di Pisticci.
«L’obiettivo, insperato sino a qualche settimana fa, è stato raggiunto e ringrazio tutti coloro che hanno collaborato in tal senso, compresi i parlamentari lucani, in particolare quelli provenienti dall’area interessata. Ora dipende da noi – ha aggiunto Berlinguer – essere rapidi ed efficienti quanto basta a rendere lo scalo operativo. Per questo ho organizzato, con l’Asi di Matera ed il Comune di Pisticci, un pomeriggio di riflessione, beneficiando della visita di alcuni esponenti di Enac, il 24 febbraio prossimo. Sarà l’occasione per individuare le azioni più urgenti da intraprendere. L’importante è essere rapidi. Lo sviluppo turistico della Basilicata non può più attendere e Matera Capitale europea della cultura 2019 è una sfida che dobbiamo saper cogliere con gli strumenti adeguati».

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