X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

GLI UOMINI della Squadra Volante di Reggio Calabria hanno sgominato una banda di georgiani dedita alle truffe in appartamento. Con due arresti in flagranza, e due denunce a piede libero, si è conclusa l’attività di prevenzione nata da un semplice controllo per strada. La Volante di zona si è insospettita dall’atteggiamento di un uomo, visto appoggiato ad un’automobile Audi 90 parcheggiata in centro, il quale alla vista degli agenti ha gettato in terra un borsello tentando di non farsi vedere e si è allontanato a piedi dall’autovettura, telefonando con il proprio cellulare. 

Fermato dagli agenti l’uomo, poi risultato essere Iosebi Janelidze 34 anni, ha fornito indicazioni false sulla propria identità. I poliziotti hanno rinvenuto all’interno del borsello, e dentro l’autovettura, due kit da scassinatore, con tutti gli attrezzi necessari per forzare le serrature. Grazie ai documenti rinvenuti nell’autovettura gli agenti sono giunti all’abitazione di due coniugi georgiani, regolari sul territorio nazionale, i quali nascondevano sul balcone di casa un altro soggetto, Rati Kheladze nato in Austria ma di origini georgiane, il quale ha pure lui fornito false generalità. 

I due, che secondo la coppia erano solo connazionali accolti per senso di ospitalità, erano stati da poco scarcerati da una casa di reclusione milanese, dove avevano scontato una pena per furti in appartamento. In casa gli agenti hanno rinvenuto altri arnesi atti allo scasso e una borsa usata per eludere i sistemi antitaccheggio e una quantità di bigiotteria, probabile provento di furti nei negozi che gli agenti ritengono possano essere stati commessi dalla donna. Per i due georgiani sono scattate le manette con l’accusa di falsa indicazione dell’identità personale, mentre i due coniugi, genitori di un minorenne, sono stati denunciati a piede libero per possesso ingiustificato di attrezzi atti allo scasso e ricettazione.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE