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POTENZA – Continua a tenere banco la questione trasporti in Basilicata. Dopo l’annuncio di stato di crisi da parte delle aziende su ferro e gomma e le rassicurazioni dell’assessore Berlinguer che ha anche anticipato una parte del piano trasporti in costruzione alla Regione, che di fatto prevede la costituzione di un accorpamento, con biglietto unico, dei servizi è l’Ugl a segnalare l’ennesi – mo smacco che non vale soltanto per la lucania, ma per tutto il sud. 

«Oramai Trenitalia – scrive l’Ugl – ha reso non prenotabile alcun treno interregionale che collega la Calabria, la Puglia e Campania. Queste decisioni di Trenitalia non sono accettabili, sono inquietanti e stanno provocando non pochi disagi alle comunità lucana costrette a sopportare non poche difficoltà e disagi per raggiungere le località del centro e del nord». E quanto dicono Tancredi e Giordano è solo una piccolissima parte di quanto sta accadendo da tempo al sistema ferroviario meridionale, da mesi per esempio attenzionato dal Movimento 5 Stelle alla Camera tramite la deputata Mirella Liuzzi. 

«Al danno di tollerare una precaria condizione di disagio economico e sociale – continua l’Ugl – si aggiungono anche le spoliazioni che da diverso tempo si perpetrano a danno della nostra regione. Oramai, è ora che le popolazioni si mobilitino insieme ai rappresentanti istituzionali locali per frenare la rincorsa alla marginalizzazione totale del nostro territorio che in termini di disagi e precarietà si avvicina più al vicino continente nero e si allontana sempre più dall’Europa. Basta con i soliti proclami che lasciano il tempo che trovano, è invece arrivato il tempo di intervenire con tutte le energie e con tutti gli strumenti politici, istituzionali, sociali per far sentire la nostra voce, la nostra rabbia e la nostra ferma ed accorata contrarietà al tentativo di far scomparire il nostro. territorio dalla cartina politica ed istituzionale del nostro paese. L’Ugl ribadisce infine – conclu – dono i segretari Tancredi e Giordano -che la rabbia del nostro territorio si può esprimere con una “class action”che in Calabria hanno già attivato, ma occorre che a questa iniziativa si affianchi una vera e consapevole presa di coscienza della Basilicata e faccia sentire la propria voce affinché il nostro territorio non sia interessato solamente per essere continuamente trivellato come una gruviera, ma che il contributo importante offerto al nostro paese in termini di sviluppo delle risorse energetiche sia compensato con una offerta di opportunità di sviluppo e di migliori condizioni sociali, anziché di continue ed intollerabili spoliazioni che fanno aumentare i disagi alle popolazioni locali». 

L’idea di una protesta capace di coinvolgere pendolari e non è già stata tirata in ballo ieri dal Italia dei Valori in relazione all’uscita di Moretti, ad di Trenitalia, sul suo stipendio da super manager, ma le cose non sembrano muoversi. Di certo c’è che a fine anno bisognerà ripartire da zero, soprattutto sui contratti di servizio.

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